Esame orale della maturità: le domande frequenti e come funziona

Gli orali segnano la parte conclusiva dell’Esame di Stato. L’orale della maturità 2017 inizierà dal 30 giugno e l’ordine degli studenti è deciso per sorteggio. Durante il colloquio con la commissione, formata da tre esterni, si esporrà anche la tesina e si correggeranno gli scritti della prima e seconda prova. Massimo punteggio 30 punti.

Esame orale della maturità: le domande frequenti e come funziona

L’orale dell’esame di maturità è forse la parte più temuta dagli studenti: arriva il momento del confronto con la commissione, pronta a interrogare e giudicare ed è la parte che per questo può far trapelare la nostra emotività. Gli orali riguardano la parte finale dell’esame di maturità, terminati quelli gli studenti potranno finalmente godersi le vacanze estive. Vediamo quali sono le domande più frequenti e come funziona.

Quando c’è l’orale?

Gli orali sono la parte conclusiva dell’esame di Stato e inizieranno a partire dal 30 giugno, 4 giorni dopo la terza prova del 26 giugno.

L’ordine degli orali di Maturità viene deciso per sorteggio: generalmente i professori, nel giorno della prima prova, iniziano con l’estrarre la sezione che per prima dovrà affrontare i colloqui.
Sempre con questo metodo viene estratta la lettera dell’alfabeto che inizierà per prima individuando il primo cognome che ha per iniziale la lettera estratta, procedendo in maniera regolare fino alla fine dell’elenco per poi ricominciare dalla A. Molti studenti preferiscono essere i primi e togliersi subito il pensiero: tra i vantaggi, oltre ad iniziare prima le vacanze, c’è la possibilità che i professori procedano con domande più fattibili! Per molti altri invece la speranza è quella di essere tra gli ultimi, perché così avranno più tempo per ripassare e anche per seguire gli orali degli altri, magari appuntandosi informazioni preziose.

Quanto dura l’esame orale?

Non c’è una clessidra ma generalmente la commissione, formata da almeno 3 esterni, tiene ogni studente circa 30-40 minuti. Tutto ciò dipende anche dall’andamento del colloquio: di sicuro un discorso più fluido, un bell’orale durerà meno. In questo lasso di tempo, oltre alle singole domande dei professori della commissione, dovrà essere anche esposta la tesina. Anzi, quasi sempre si inizia proprio da lì!

Si correggono gli scritti durante l’orale?

Generalmente sì, nell’ultima parte del colloquio. Lo studente vedrà la correzione dei tre scritti, ossia del tema, la seconda e terza prova. Discutere di argomenti di cui si è scritto è sicuro, quindi il consiglio è quello di riguardare qualcosa di inerente, soprattutto se sappiamo in anticipo che abbiamo fatto errori.

Punteggio dell’orale: come funziona la valutazione dell’esame?

Il voto dell’orale di Maturità è in trentesimi, con la sufficienza fissata a 20/30. Il punteggio scaturisce dalla valutazione complessiva dei seguenti fattori:

  • Esposizione della tesina
  • Domande della commissione
  • Correzione degli scritti

La sufficienza corrisponderà quindi a 20 punti: questo significa che si parte da un minino di 20 punti per un massimo di 30, che andranno a sommarsi al punteggio dei tre scritti e dell’ammissione. A decidere la valutazione sarà la commissione in base alla prestazione di ciascun maturando. In genere l’orale non dura più di 40 minuti.

Parole di Lavinia Sarchi