Esame di maturità 2016, terza prova: le tracce divise per istituto

La terza prova dell'esame di maturità 2016 si svolgerà lunedì 27 giugno. Il terzo scritto non è ministeriale e varia da scuola a scuola e anche da classe a classe.

Esame di maturità 2016, terza prova: le tracce divise per istituto

La terza prova dell’esame di maturità 2016 si svolgerà lunedì 27 giugno. L’ultimo scritto dell’esame di maturità è sicuramente quello più insidioso ed è anche quello più temuto dai maturandi. Perché? E’ una prova multidisciplinare che può comprendere fino a cinque materie. Così come stabilito dal D.M. n. 429 del 20 Novembre 2000, lo scopo principale della terza prova è quello di “accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato, nonché le capacità di utilizzare e integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica”.

Il punteggio e le tracce della terza prova

Il punteggio massimo che si può ottenere alla terza prova dell’esame di Stato è 15, con la sufficienza fissata a 10. A differenza della prima e della seconda prova scritta, le tracce della terza prova non saranno scelte dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), ma dalle singole commissioni d’esame.

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Le domande del quiz multidisciplinare saranno scelte da ogni singola commissione d’esame e pertanto saranno diverse non solo per ogni indirizzo di studio, ma anche per ogni scuola e ogni classe. Sul sito del Miur si legge infatti: “Non è prevista alcuna comunicazione di questo genere. La normativa prevede soltanto che la Commissione d’esame, in coerenza con il Documento del Consiglio di classe, scelga collegialmente la struttura della prova”.

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Le tipologie della terza prova

Il D.M. n. 429 del 20 Novembre 2000 prevede sei diverse tipologie tra le quali la commissione d’esame può scegliere quella che ritiene più adatta per le materie che intende esaminare: trattazione sintetica degli argomenti (TIPOLOGIA A), quesiti a risposta singola (TIPOLOGIA B), quesiti a risposta multipla (TIPOLOGIA C), problemi a soluzione rapida (TIPOLOGIA D), analisi di casi pratici e professionali (TIPOLOGIA E) e sviluppo di progetti (TIPOLOGIA F).

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Le tipologie A, B e C

La trattazione sintetica degli argomenti prevede non più di cinque quesiti, anche a carattere pluridisciplinare, che richiedono una risposta ben articolata. La tipologia B prevede all’incirca dieci o al massimo quindici quesiti volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza dei maturandi riguardanti una o più materie. La tipologia C prevede dai 30 ai 40 quesiti riguardanti anche tutte le materie dell’ultimo anno di corso.

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Le tipologie D, E e F

La tipologia D prevede non più di due problemi articolati in base allo specifico indirizzo di studio e non richiedono calcoli particolarmente complessi. La tipologia E prevede generalmente l’analisi di due casi pratici e professionali che possono coinvolgere più materie. Questa tipologia è molto diffusa negli istituti professionali e tecnici. La tipologia F prevede lo sviluppo di un progetto che coinvolga diverse discipline o l’esposizione di un’esperienza di laboratorio o anche la descrizione di procedure di misura o di collaudo di apparati o impianti. Anche quest’ultima tipologia è molto diffusa negli istituti professionali e tecnici.

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Un grosso in bocca al lupo a tutti i maturandi!