Emorroidi: sintomi, cura e rimedi

Le emorroidi sono un disturbo tanto fastidioso quanto frequente: secondo fonti accreditate, quasi tutti, almeno una volta nella vita, ne soffriranno. Oggi ne parliamo, inquadrando i sintomi e le terapie più efficaci.

Emorroidi: sintomi, cura e rimedi

Le emorroidi consistono in una dilatazione delle vene situate nel reticolo venoso che fa parte della mucosa anale, ed ha una funzione specifica nel meccanismo di continenza ed evacuazione delle feci. E’ importante fare una distinzione tra emorroidi interne ed emorroidi esterne. Le prime sono quasi sempre indolori, perché si sviluppano esclusivamente all’interno del canale anale, dove il tessuto non è dotato di nervi sensoriali. Le emorroidi esterne, invece, si manifestano quando le vene situate all’interno del canale rettale prolassano, ovvero fuoriescono. Si formano così coaguli di sangue in prossimità dell’ano, che si presentano come rigonfiamenti rossastri, duri e spesso dolenti.

I sintomi delle emorroidi

I sintomi delle emorroidi possono essere molto soggettivi, ma soprattutto dipendono dal grado di gravità. I primi sintomi consistono in un semplice fastidio nell’area anale che può svilupparsi come bruciore o prurito. In una fase più avanzata è possibile la presenza di sanguinamento durante l’espulsione delle feci, anche in assenza di un dolore specifico. Il sangue in caso di emorroidi è color rosso vivo; tra gli altri sintomi, l’area anale si presenta gonfia o caratterizzata da un grumo o bozzo anche dolente. Non è insolito il dolore, come pure la perdita di feci involontaria e seppur in piccole quantità. Più in generale possiamo dire che le emorroidi interne sono asintomatiche, anche se possono provocare se irritate la perdita di sangue. Quando queste escono fuori, spinte dallo sforzo per la defecazione si parla anche di prolasso dell’emorroide.

Le cause delle emorroidi

Le emorroidi, o per usare il termine più corretto la malattia emorroidaria, sono causate come abbiamo visto da un prolasso mucoso. Ma cosa provoca in realtà questa condizione? I fattori predisponenti sono numerosi e molto diversi tra loro: vi è di sicuro una questione genetica, di familiarità, anche e soprattutto in relazione alla stitichezza che è un altro dei disturbi che conducono alla patologia. Anche un aumento della pressione all’interno dell’addome può favorire il prolasso: è quello che accade abitualmente con la gravidanza ad esempio. Come è noto anche un intenso sforzo fisico può provocare la fuoriuscita delle emorroidi, ma quello che non si sa è che un eguale problematica può essere provocata anche dallo stress psichico. Tutto ciò è particolarmente aggravato da un cattivo stile di vita (basta pensare al ruolo che un’alimentazione priva di fibre gioca nel caso della stitichezza). Tenere sotto controllo tutti questi fattori, rientra tra i metodi naturali per curare e prevenire le emorroidi, utili se queste non sono giunte ad una fase cronica e grave, per le quali si può risolvere solo attraverso la chirurgia.

Una nuova tecnica chirurgica per trattare le emorroidi

Dall’inizio del 2012 anche in Italia è in uso una particolare tecnica di chirurgia capace di alleviare le sofferenze post operatorie. L’intervento chirurgico risolutore si chiama di prolassectomia (dal prolasso delle emorroidi) e consiste nella eliminazione del tessuto fuoriuscito. L’approccio operatorio è quello standard, ma si avvale di uno strumento nuovo e particolare, di alta tecnologia, per l’applicazione dei punti di sutura. Questo strumento, la “suturatrice meccanica circolare ad alto volume”, grazie alle sue caratteristiche favorisce la ripresa post operatoria più rapida, meno dolore, sanguinamento post operatorio inferiore, riduzione notevole dell’eventualità di recidive e soprattutto una degenza post operatoria dimezzata (circa due giorni anziché quattro). Questo strumento è già in uso in molte strutture sanitarie su tutto il territorio italiano e la sua applicazione è riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale.

Foto di Hop Frog per Flickr