Dress-code sul lavoro: in Canada la donna costretta ad indossare i tacchi potrà fare ricorso

Da una regione del Canada, la British Columbia, arriva un’importante norma per abbattere una delle discriminazioni sul lavoro a cui è sottoposta la donna: quella del dress-code, ovvero l’imposizione di un abbigliamento per forza “femminile”. Ogni donna che è costretta ad indossare i tacchi potrà fare ricorso. Ad annunciarlo è stata la premier della regione canadese Christy Clark.

Dress-code sul lavoro: in Canada la donna costretta ad indossare i tacchi potrà fare ricorso

Una regione del Canada, la British Columbia, sta preparando norme per abbattere una delle discriminazioni sul lavoro a cui è sottoposta la donna: quella del dress-code, ovvero l’imposizione di un abbigliamento per forza “femminile”. In particolare, incriminati sono i tacchi alti e la gonna. La regione autonoma canadese ha deciso di abolire questi codici e ad annunciarlo è la premier Christy Clark.
Con l’iniziativa della Clark, ogni donna alla quale viene imposto o richiesto un particolare abbigliamento non consono né alla sua persona, alla sua volontà e al suo modo di vestire, potrà fare ricorso. La motivazione? Tutela dei diritti umani e in particolare contro ogni discriminazione.
Dopo la bufera scatenata a Londra, dove la segretaria 27enne Nicola Thorp venne licenziata per il suo rifiuto ad indossare i tacchi, a seguito della quale nacque una campagna social e una protesta molto forte, molti paesi tra cui il Canada hanno pensato che ci sia bisogno di una normativa che regoli la situazione. In più, per la premier canadese, si tratta di una forma di protezione verso tutte quelle donne che non avrebbero mai il coraggio di denunciare il proprio capo. Con una legge invece sarebbe tutto più facile. Nicola Thorp, grazie alla petizione lanciata online e alle sue proteste, ha ottenuto la discussione nel parlamento inglese che ha portato a ritenere illegale l’imposizione di un codice d’abbigliamento.
Più recente è stata la campagna su Twitter dall’hashtag popolare #DressLikeAWoman, nata in risposta al sessismo di Trump, in cui migliaia di lavoratrici in tutto il mondo hanno pubblicato per provocazione fotografie che le ritraggono in uniforme da poliziotta, tuta militare, camice da medico o semplicemente nel normale svolgimento del proprio mestiere.

Abbattere gli stereotipi

In Canada la questione riguarda in particolare il settore della ristorazione, nel quale i codici d’abbigliamento sono frequentemente basati su stereotipi o idee sessiste sull’aspetto che dovrebbe avere una donna. Sia in Canada che in Usa, per questo motivo, molto tempo fa le cameriere dei bar avevano lanciato una campagna chiamata “Kiss My Foot” per chiedere di non essere più costrette a indossare tacchi a stiletto. Secondo il “codice” infatti le bariste dei “cocktail bar” erano obbligate a portare tutto il giorno dei sexy tacchi a spillo.
Sul suo profilo Twitter la premier della British Columbia ha promesso che metterà fine a tutto ciò.

Parole di Lavinia Sarchi