Doomscrolling: leggere solo cattive notizie fa male alla salute

Leggere esclusivamente cattive notizie scatena una reazione di ansia e stress potenzialmente nocivi

Doomscrolling: leggere solo cattive notizie fa male alla salute

Foto Pexels | Andrea Piacquadio

Leggere cattive notizie una via l’altra senza soluzione di continuità è un’attività che ha caratterizzato le nostre giornate soprattutto nell’ultimo anno e ha un nome: doomscrolling.

Doom in inglese significa condanna ma anche destino, mentre scrolling indica l’attività di scorrere col dito sullo schermo dello smartphone. Facciamo scorrere articoli che raccontano gli aspetti più negativi del periodo per avere sotto controllo quanto accade, ma questo innesca una serie di effetti negativi sul nostro benessere.

Gli algoritmi di siti e social funzionano per riproporre sempre contenuti collegati a quelli che già abbiamo consumato: procedono quini per affinità, al fine di soddisfare l’utente e farlo rimanere su quella pagina. Quindi, più notizie negative leggiamo, più ce ne verranno suggerite e più avremo voglia di leggerle.

Inoltre, cerchiamo costantemente bad news per prepararci al peggio, un istinto naturale a sfidare il pericolo, ma tutto questo può avere delle conseguenze sul nostro benessere.

Come e perché evitare il doomscrolling

La pandemia ha fatto saltare tutti i nostri meccanismi sociali, costringendoci all’isolamento e a fronteggiare problematiche inaspettate e complesse.

Oltre allo stress provocato dall’isolamento e dalle restrizioni, siamo costantemente in all’erta per conoscere i pericoli della nostra epoca. Questo però alimenta l’ansia, che effetti sulla vita quotidiana e soprattutto sul riposo. A questo ne deriva un malessere generale potenzialmente molto nocivo.

Rimanere informati si può e si deve, ma evitare il doomscrolling è fondamentale per provare a mantenere benessere ed equilibrio psicologico. Quando ti accorgi di essere entrato nel circolo vizioso della negatività, puoi mettere atto alcuni accorgimenti.

Metti un timer

Dare un confine temporale al tempo passato tra le brutte notizie aiuterà a rompere l’abitudine. Questo ci porterà a controllare sono lo stretto necessario e su siti autorevoli, evitando fonti catastrofiste e addentrandosi in una catena di storie drammatiche.

Conoscere è importante, ma soprattutto se si è particolarmente sensibili meglio limitarsi.

Rompi il ciclo degli algoritmi

Gli algoritmi influenzano la nostra navigazione, ma siamo noi in primis a governarli. Se siamo consapevoli che ciò che guardiamo, possiamo interrompere il flusso negativo e preferire contenuti più positivi e piacevoli.

Cambiare le nostre abitudini può essere difficile, ma potrebbe avere effetti molti positivi sul nostro benessere.

Niente cellulare prima di dormire

Almeno un’ora prima di dormire, è buona abitudine evitare l’utilizzo dei dispositivi elettronici. Ancora meglio sarebbe lasciarli fuori dalla camera da letto. Oltre a alterare la produzione di ormoni che inducono il sonno con le luci blu, sfruttarli per un’ultima sessione di doomscrolling prima addormentarsi rende più difficile per il nostro cervello “spegnersi” e quindi riposarsi.

Rilassarsi è un lusso in una società iperconnessa come la nostra, ma è ciò di cui ha bisogno il nostro organismo.

Parole di Carlotta Tosoni