Donne italiane casalinghe e lavoratrici: uno studio Ocse sottolinea la poca collaborazione maschile

Secondo una ricerca Ocse le donne italiane dedicano molto più tempo alla casa e alla famiglia rispetto agli uomini, anche avendo figli e un lavoro a tempo pieno.

Donne italiane casalinghe e lavoratrici: uno studio Ocse sottolinea la poca collaborazione maschile

Le donne italiane dedicano ben 5 ore della loro giornata alla cura della casa, della famiglia e dei figli. Al contrario gli uomini del nostro paese, che non spendono, in media, più di 100 minuti al giorno per le stesse attività. E’ questo ciò che è stato evidenziato da uno studio Ocse riportato da Ansa. Una situazione che non riguarda solo l’Italia ma che si presenta in diversi paesi, tranne in alcuni che spiccano per determinate caratteristiche.

Lo studio Ocse

Tale studio, in particolare, aveva l’obiettivo di analizzare la condivisione di lavoro in famiglia, focalizzandosi sulla Germania e facendo un confronto con i principali paesi sviluppati. Le donne italiane risultano essere tra le più dedite alla famiglia e alle faccende domestiche, a prescindere dall’avere un lavoro o meno. Secondo lo studio Ocse, infatti, le donne del nostro paese si piazzano al quarto posto tra le più impegnate in quello che viene definito “lavoro non retribuito”. La stessa situazione si presenta in paesi come il Messico, il Portogallo e la Turchia.

Gli uomini non collaborano

Si registra una evidente scarsa collaborazione, dunque, da parte di mariti e compagni nel nostro paese, che si guadagnano un quarto posto nella classifica dei meno impegnati nelle attività domestiche e familiari. Un traguardo di cui sicuramente non possiamo andare fieri.
Il dato è poco rassicurante, soprattutto se si considera che questa risulta essere una situazione generalizzata tra i paesi Ocse. Proprio nell’età in cui l’impegno casalingo è maggiore (da 25 a 44 anni), ad esempio per la presenza di figli, gli uomini di tutti i paesi Ocse si dedicano in ogni caso meno al lavoro casalingo, anche a fronte di orari lavorativi fuori casa che siano pari tra uomini e donne.

Il confronto tra paesi

L’Italia rimane, dunque, un paese “da super mamme”, con una suddivisione dei compiti per certi versi ancora un po’ maschilista e molto più impegnativa per le donne. La collaborazione al 50%, nel nostro paese, sembra non esistere, se non in sporadici casi, a differenza di quanto accade in paesi come la Svezia e La Norvegia. Secondo lo studio, infatti, in tali paesi la media del tempo dedicato alle faccende domestiche e familiari è costituita da due ore e mezza per gli uomini e tre per le donne. Anche in Danimarca, ad esempio, alle quattro ore delle donne si affiancano le tre degli uomini. Un divario che possiamo definire tollerabile.
Sono dati che riflettono una differente suddivisione dei compiti, maggiormente paritaria, e che evidenziano, inoltre, che nei paesi in cui è più alta l’occupazione femminile, ovvero Svezia, Norvegia e Francia, gli uomini tendono a condividere in misura maggiore il carico di lavoro casalingo e familiare.

Parole di Alessandraza