Donne in viaggio con Peugeot, per portare un sorriso a chi soffre

Oggi vi parliamo dell’iniziativa Donne in viaggio con Peugeot, che ha portato due giovani ragazze a compiere un viaggio davvero avventuroso con uno fine benefico.

Donne in viaggio con Peugeot, per portare un sorriso a chi soffre

Due donne, un’automobile e migliaia di chilometri da percorrere per un obiettivo benefico: ecco la storia di Mariella e Silvia, le “Donne al Volante”, che il 9 luglio scorso hanno deciso di partire per un’avventura incredibile a bordo della Peugeot 3008 HYbrid4, la prima auto al mondo con un motore ibrido diesel. Un viaggio spettacolare, da Milano a Tokyo pensato per supportare un progetto benefico sostenuto dalla fondazione Candido Cannavò. Sono stati oltre 25000 gli euro raccolti e devoluti ad ACTIONAID, Il Gabbiano (associazione che supporta i disabili) e l’Orto dei Sogni (associazione che aiuta i bambini giapponesi vittime di Fukushima).

Il loro incredibile viaggio, ribattezzato dalle due ragazze Eurasia 2012, le ha viste protagoniste di un’esperienza unica con un obiettivo assolutamente nobile: raccogliere fondi per chi soffre, per i disabili e per i bambini vittime della strage di Fukushima.

Con la loro Peugeot 3008 HYbrid4, chiamata amichevolmente Gazzamobile, perché tutta rosa, grazie allo speciale allestimento pensato da La Gazzetta dello sport, partner dell’evento, Mariella e Silvia hanno attraversato ben 16 paesi tra cui Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Moldavia, Transnistria, Ucraina, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirghizistan, Cina, Corea del Sud, Giappone, percorrendo 19.242 km.

“Di emozioni forti ne abbiamo avute a bizzeffe”, dice Silvia. “Come quella volta che, arrivate con la nostra instancabile e robustissima 3008 HYbrid4 ai piedi del Pamir, dei soldati ci hanno sbarrato la strada e ci hanno intimato, armi alla mano, di ritornare sui nostri passi. Qualche giorno dopo abbiamo saputo che in quella zona era in atto una battaglia tra governo e gli abitanti del Pamir che ha lasciato sul terreno 200 morti”.

Le fa eco Mariella, che ricorda l’incontro più emozionante: “A Seul, in una casa di riposo, con alcune delle ultime Donne Conforto. Durante la Seconda guerra mondiale furono vere e proprie schiave sessuali a disposizione dei soldati nipponici. Per decenni hanno vissuto nascondendosi per la vergogna, poi hanno deciso di uscire allo scoperto. Da anni, ogni settimana si radunano silenziosamente davanti all’ambasciata giapponese a Seul, aspettando le scuse del governo giapponese. Scuse che non arriveranno mai perché, per i giapponesi, quegli abusi non sono mai avvenuti”.

Donne al volante, ma anche donne di cuore: Mariella e Silvia infatti, hanno pensato a questa iniziativa sia per aiutare chi soffre e raccogliere fondi, ma anche per sensibilizzare tutti noi su tematiche davvero importanti.

Perché come sottolineano Mariella e Silvia, “quello che conta è tutto quello che abbiamo vissuto in questi due mesi di viaggio, tutti gli aneddoti e le esperienze che abbiamo da raccontare, e quello che siamo riuscite a realizzare con il nostro impegno per Gabbiano, Actionaid e Orto dei Sogni”.