Dimagrire con lo shopping: si può!

Non c'e' da meravigliarsi quindi se più della metà dei 2.000 intervistati dagli autori dell'indagine ha dichiarato di sentirsi più esausto dopo una giornata di shopping che dopo un duro training in palestra.

Fare shopping che passione, ma pure che fatica. Dopo un giro furioso tra i negozi, la gente che spinge, le prove dei vestiti (metti e togli, togli e metti), torno a casa distrutta. Felice, ma distrutta. Oggi, grazie al Daily Mail, ho capito perché e per quanto possibile, fare shopping mi piace ancora di più. Le spese “pazze”, specie in questo periodo di saldi, fanno forse male (al mio di sicuro) al portafoglio ma giovano alla linea: ogni giorno passato tra un negozio e l’altro, secondo uno studio inglese commissionato (non a caso) dalla catena di negozi Debenhams, fa consumare almeno 385 calorie extra, l’equivalente di un pezzo di torta o due bicchieri di vino. Giochiamo con le parole: magra consolazione.
Se ampliamo il conto: in un anno, significa qualcosa come 48.000 calorie bruciate, l’equivalente di 25 giorni di fabbisogno giornaliero. Come se si fosse percorsa, spiega lo studio, una distanza di 248 chilometri a piedi, più di quella tra Roma e Napoli, a caccia di buoni affari. Non c’e’ da meravigliarsi quindi se più della metà dei 2.000 intervistati dagli autori dell’indagine ha dichiarato di sentirsi più esausto dopo una giornata di shopping che dopo un duro training in palestra.
 
D’altra parte si calcola che una donna in vena di acquisti percorra mediamente 4,7 chilometri al giorno, per un giro di acquisti di almeno due ore e mezza. Molto più refrattario l’uomo: “appena” due chilometri e mezzo, con una durata di solo 50 minuti.