Dimagrire con la dieta ormonale, perfetta per la primavera

La dieta ormonale è l’ideale per dimagrire e tornare in forma in primavera, in modo naturale e senza soffrire troppo. Gli ormoni da considerare sono cortisolo, melatonina e GH.

Dimagrire con la dieta ormonale, perfetta per la primavera

Archiviata la Pasqua, è ora tempo di rimetterci e in forma e dimagrire in vista della prova costume, magari con una bella dieta ad hoc, equilibrata e naturale. La primavera è certamente il momento dell’anno ideale per disintossicarci e perdere quei 3 o 4 chiletti accumulati durante l’inverno, che certo le abbuffate pasquali possono aver contribuito a rinsaldare sul nostro addome, sui nostri fianchi e sulle nostre cosce (per non parlare della zona dolente dei glutei). Per questo, se desideriamo goderci queste belle, lunghe e luminose giornate avendo anche il piacere di rinnovare il nostro guardaroba con capi d’abbigliamento che lascino il corpo più libero e scoperto, dobbiamo cominciare subito!

Vi proponiamo perciò un regime dietetico pensato proprio per sfruttare al massimo le caratteristiche stesse dell’organismo umano, in particolare la produzione ormonale. Dimagrire con gli ormoni, è possibile, ma non nel senso che si debbano assumere pericolosi integratori, ma semplicemente assecondandone le fasi naturali. Vediamo come si struttura la dieta ormonale.

Dieta ormonale: come funziona

La dieta ormonale si basa sul principio che per riportare il corpo in equilibrio, è necessario rispettare i naturali ritmi biologici, che lo stile di vita che seguiamo in genere tende a stravolgere. Assumere determinati cibi in determinate ore del giorno, e non in altre, significa nutrirci esattamente con ciò di cui abbiamo bisogno per sostentarci, senza privarci di nulla, e allo stesso tempo senza accumulare calorie inutili che si trasformano in grassi. Ad esempio, le proteine, i carboidrati o zuccheri e le vitamine, hanno sul corpo un impatto differenze a seconda che vengano assorbite di giorno o di sera, perciò invece che mangiare in maniera indiscriminata, possiamo decidere i nostri orari dei pasti, anzi, impostarli, proprio a partire da questa nuova consapevolezza. Vediamo nello specifico.

Dieta ormonale: su quali ormoni agisce

Gli ormoni a cui si fa riferimento, quando si parla di dieta, sono il cortisolo, la melatonina, il GH o ormone della crescita. Per quanto riguarda il primo, ovvero il cortisolo, esso è responsabile del nostro metabolismo, e il suo livello è maggiore durante le ore della mattina. Per questo una dieta intelligente, prevederà alimenti calorici, come i carboidrati (semplici o complessi), alla mattina per colazione, perché sappiamo che quella riserva energetica verrà subito spesa dall’organismo. Via libera a cereali, frutta e latte. Per quanto riguarda la melatonina, essa aumenta nelle ore serali, e inoltre è responsabile del ritmo sonno-veglia. Per dormire bene (tenendo anche contro del fatto che l’insonnia è un fattore che incide sulla tendenza all’ingrassamento), negli spuntini e soprattutto durante il pranzo, che deve essere il pasto principale della giornata, è bene introdurre cibi come il riso, i cerali, la frutta secca, la carne e il pesce, le uova e i latticini, sempre in modiche quantità. Durante la notte è il momento in cui il nostro corpo rilascia l’ormone detto della crescita, o GH, che serve alla sintesi proteica e alla formazione dei muscoli. A cena, perciò, mangeremo soprattutto piatti a base di proteine (quindi carne e pesce, ma anche legumi), purché in porzioni piccole e cucinati in modo leggero.

Dieta ormonale: schema alimentare tipo

La dieta ormonale è molto equilibrata, essa apporta circa 1350 calorie al giorno, e permette di perdere fino a 4 kg al mese. Vediamo uno schema alimentare tipo:

  • Colazione: un bicchiere da 150 ml di latte parzialmente scremato, caffè, 40 g di pane integrale e un frutto (di 150 g circa)
  • Pranzo: Un piatto unico a base di cereali, come pasta o riso integrali, farro o orzo (50 g), arricchiti con formaggio (ad esempio mozzarella, 150 g), oppure della carne (120 g di tacchino ai ferri), del pesce come gamberetti o merluzzo, dei legumi (es. 50 g di fagioli lessati o di soja), più verdure cotte e crude, pene integrale (50 g) e un frutto
  • Cena: Pesce cotto al vapore (es. 150 g di sogliola, di merluzzo, di orata ecc.) o carne leggera (es. 50 g di bresaola o di tacchino al forno), più insalata a piacere condita con olio extravergine d’oliva e aceto o limone e un frutto

Questo regime va seguito per un mese, e poi si può arrivare a 1600 calorie quotidiane semplicemente aggiungendo della marmellata alla mattina o concedendosi porzioni più abbondanti di pasta e cereali (80 g anziché 50).

Parole di Paola Perria