Diletta Leotta hackerata: la Procura di Milano avvia indagine su foto e video rubati

Diletta Leotta era finita nella rete degli hacker nel settembre scorso. Diverse sue foto e video privati erano stati rubati dal suo cellulare ed erano poi finiti sul web. Ora la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti.

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Diletta Leotta

Diletta Leotta era finita nella rete degli hacker nel settembre scorso, come era già successo in passato a diversi vip del jet set nazionale e internazionale. Diverse foto e video privati erano stati rubati dal cellulare della bellissima e sensuale giornalista sportiva di Sky Sport ed erano poi finiti su WhastApp, Dropbox, Instagram e Facebook. L’indiscrezione si era diffusa rapidamente su Twitter: “Hackerata Diletta Leotta“. Immagini privatissime e riservate che erano state illegalmente e ingiustamente rubate e diffuse sui social network. Ora la Procura della Repubblica di Milano ha aperto un’indagine sull’operazione di hackeraggio con l’ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico, reato punito con una pena fino a 3 anni di reclusione.
L’indagine a carico di ignoti è coordinata dal procuratore aggiunto facente funzioni Alberto Nobili. L’inchiesta è partita dopo la denuncia presentata dalla stessa giornalista alla polizia postale nel settembre scorso, quando il suo profilo iCloud era stato hackerato.

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Le foto hot della giornalista finiscono in Rete

La notizia era stata diffusa dal Messaggero nel settembre scorso quando la presentatrice tv del programma La Casa della Serie B si era prontamente rivolta alla Polizia di Stato (Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano) per denunciare il furto delle sue foto private con lo scopo di diffidare chiunque dalla pubblicazione e diffusione delle immagini.

“Quello che è successo oggi è estremamente grave – si leggeva in un comunicato stampa diffuso dalla giornalista Sky – Il telefono portatile di Diletta è stato hackerato e alcune sue foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, in queste ore sono distribuite in rete da moltissime persone. Diletta ha subito sporto denuncia alla Polizia di Stato chiedendo che si dia inizio all’azione penale contro chiunque risulti concorrente di tutti i reati perseguibili e cioè della pubblicazione e distribuzione delle foto. Diletta ha subito una gravissima violazione della privacy – si continuava a leggere -, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero è rivolto a ragazze più giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato. Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perché una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilità di ritorno. E che la denuncia alla Polizia di Stato è la prima cosa da fare”.

Un’altra triste e terribile storia che vede come vittima ancora una volta una donna.