Diete sbagliate: arriva l'obbligo di prescrizione di un dietologo

Arriva una sentenza del Tribunale di Roma che sottolinea come solo i medici dietologi possano prescrivere programmi dimagranti e non i biologi.

Diete sbagliate: arriva l’obbligo di prescrizione di un dietologo

Troppe diete sbagliate e troppe prescrizioni non corrette e fatte da persone che non potrebbero curare l’obesità: ecco in sintesi le motivazioni dell’ordinanza del Tribunale di Roma che sottolinea: «Basta diete formulate da professionisti sprovvisti della laurea di Ippocrate. I soli a poterle prescrivere sono i medici. Perché si tratta di vere e proprie cure destinate a persone malate. Dunque soltanto loro possono esserne titolari». Sono infatti troppe le persone che si rivolgono a specialisti che non avrebbero i requisiti per prescrivere una dieta, con i rischi che ne conseguono.

D’ora in poi i biologi ma anche tutti coloro che, non essendo medici, si occupano di dimagrimento e prescrivono schemi alimentari per far perdere chili. Tutto è partito dalla citazione in giudizio del professor a Eugenio Del Toma, un dietologo famoso, che aveva criticato in un articolo il fatto che i biologi si occupassero anche di alimentazione. L’Ordine nazionale della categoria era ricorso in giudizio ma il Tribunale ha rigettato l’accusa sottolineando che «il biologo può solo suggerire o consigliare profili nutrizionali finalizzati al miglioramento dello stato di salute e mai, in nessun caso, può prescrivere una dieta come atto curativo che rimane sempre un’attribuzione esclusiva del medico».
 
I cittadini sono confusi e non sanno più distinguere tra un dietologo, dietista e nutrizionista. Giuseppe Fatati, direttore dell’unità di dietologia all’ospedale di Terni, ha detto come la sentenza afferma «ciò che avrebbe dovuto essere scontato. La dieta è un atto medico. Diverso è fare educazione alimentare e prevenzione».
 

«Nulla contro i biologi – continua Margherita Caroli specialista in scienza dell’alimentazione -. Ma certe figure professionali non dovrebbero proprio occuparsi di cure. La differenza tra dietologo e dietista è la stessa che passa tra oculista e ottico o tra fisiatra e fisioterapista». Francesco Leonardi, segretario di Fesin, la federazione delle società italiane di nutrizione, vuole avvertire i cittadini di controllare sempre la qualifica dello specialista a cui si rivolgono che dovrebbe essere: «Nutrizionista, specialista in scienze dell’alimentazione».