Diete pericolose che non funzionano: scopri quali sono

Diete drastiche, efficaci per perdere peso velocemente forse, ma altrettanto efficaci per mettere in pericolo la salute, ecco tre tipologie di diete rischiose.

Diete pericolose che non funzionano: scopri quali sono

Ogni giorno ne esce una diversa, le dieteimprobabili sono ormai una moda. Molte di queste, inoltre, sono pericolose e non funzionano. Infatti, molti di questi regimi alimentari dietetici, oltre che inutili in termini di perdita di peso e di mantenimento della linea, rischiano di essere anche pericolosi per la salute. Ecco tre tipologie di diete dalle quali è meglio stare alla larga o, comunque, che sarebbe meglio conoscere per “maneggiare” con cura.

La dieta monotematica

Ce ne sono per tutti i gusti, consistenze e tipologia: le diete che impongono digiuni o regimi alimentari iper-selettivi, che hanno un solo alimento come protagonista sono decisamente deleterie per la salute dell’organismo. Il menu previsto è decisamente monotematico; per molti giorni non si mangia praticamente nulla, a eccezione di un alimento o un tipo di cibo, solido o liquido che sia, a pranzo e cena.
 
Noiosa sicuramente, ma almeno efficace? Non proprio, questo tipo di dieta, declinata in mille possibili versioni negli anni, da quella del minestrone a quella della banana fino a quella delle barbabietole, promette di perdere peso velocemente e di accelerare il metabolismo. Promette, ma non mantiene, anzi: il rischio più evidente di questa scelta alimentare è di non garantire all’organismo il necessario apporto di sostanze nutritive e di calorie, con contraccolpi negativi su molti organi e tessuti, dai muscoli all’apparato gastrointestinale fino ai reni.
 

La dieta ipocalorica

La maggior parte delle diete dimagranti rientrano in questa categoria, cioè prevedono un apporto di calorie più ridotto rispetto a quello consigliato quotidianamente. In particolare, si tratta di un taglio del 20/30% delle calorie giornaliere, che rispetto a una media di 2000 Kcal fa scendere il massimo calorico consentito a 1400-1600 Kcal al giorno.
 
Il corpo diventa più snello e asciutto in fretta, certo, ma l’energia che non riesce a trovare nel cibo l’organismo rischia di andare a cercarla nella massa muscolare, invece che in quella grassa e, per non rimanere a corto di forze potrebbe imporre al metabolismo un ritmo decisamente più lento. Il risultato? Il dimagrimento c’è, ma appena si interrompe il regime alimentare restrittivo, alla prima caloria di troppo ingerita, l’effetto yo-yo è dietro l’angolo.
 

La dieta ipocalorica

Più proteine, sempre e comunque, e meno carboidrati. Ecco la filosofia di molte delle diete iperproteiche più in voga degli ultimi tempi. Efficaci? Per perdere peso in fretta, forse, ma per garantire all’organismo un buono stato di salute nel lungo periodo decisamente no.
 
I carboidrati, tanto demonizzati e maltrattati, sono protagonisti fondamentali della dieta, perché rappresentano carburante prezioso per molti organi e tessuti. Eliminarli totalmente dalla dieta, sovraccaricandola di proteine, significa aumentare il rischio di comparsa di disturbi renali e intestinali, ma anche cardiovascolari.

Parole di Camilla Buffoli