Desirée stuprata anche dopo la morte: l'ultima agghiacciante ipotesi

Un nuovo orrore potrebbe sommarsi alla cronaca di una fine terribile: non sono esclusi atti sessuali post mortem sul corpo della 16enne, stuprata e uccisa in via dei Lucani a Roma.

Desirée stuprata anche dopo la morte: l’ultima agghiacciante ipotesi

Foto: Ansa

Desirée stuprata anche dopo la morte: questa l’ultima agghiacciante ipotesi che si staglia all’orizzonte di un’indagine in continuo divenire, dove la cronaca della morte della 16enne si fa sempre più nitida e sconvolgente. Quattro le persone arrestate con l’accusa di omicidio volontario e stupro di gruppo, ma potrebbero arrivare altri colpi di scena.

Atti sessuali post mortem sulla 16enne

Non ci sono ancora conferme, ma non è esclusa l’ipotesi che sulla 16enne uccisa in via dei Lucani, quartiere San Lorenzo (Roma) siano stati compiuti atti sessuali post mortem. Almeno quattro i componenti del branco: secondo gli inquirenti, infatti, avrebbero avuto un ruolo attivo i pusher arrestati nei giorni scorsi e ai quali potrebbero aggiungersi altri nomi.

In carcere, con le accuse di omicidio volontario, stupro di gruppo e spaccio di droga sono finiti i senegalesi Gara Mamadou e Minteh Brian, il nigeriano Chima Alinno e il ghanese Yousif Salia.

Desirée Mariottini potrebbe essere stata violentata anche dopo la morte. Circa 12 ore di abusi e omissioni che, secondo le ricostruzioni finora in mano alla Procura, avrebbero portato la vittima al decesso.

Sarebbero dieci le persone entrate in contatto con la minorenne agonizzante, tra cui alcuni testimoni che in queste ore starebbero fornendo importanti spunti per completare il puzzle di orrori.

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E mentre tutto è pronto per i funerali di Desirée, fissati alle 15:30 a Cisterna di Latina, c’è la voce di una 32enne italiana che potrebbe ampliare il tessuto di elementi in mano agli inquirenti.

La donna, che condivide un appartamento con un’altra testimone chiave, ha detto di aver avuto l’impressione che la 16enne avesse già avuto rapporti sessuali con almeno uno degli arrestati, il senegalese Brian Minteh: “Ho visto Desirée avere atteggiamenti che mi inducevano a pensare che potesse aver già avuto rapporti sessuali con questo in cambio di qualche tiro di crack o qualche pezzo di eroina“.

A corredare l’ipotesi della violenza post mortem è anche il suo racconto, che conterrebbe contaminazioni di confessioni ricevute da altri soggetti gravitanti intorno allo stabile abbandonato in cui è morta la ragazza. Nello specifico, si cerca un tunisino che avrebbe confidato all’italiana di presunti rapporti sessuali della minorenne “prima con Yusif, poi con Sisko (Chima Alinno, ndr) e in ultimo con Ibrahim (Brian Minteh, ndr). Non escludo che questi possa aver avuto rapporti sessuali con la minorenne anche post mortem“.

Parole di Giovanna Tedde