Danilo Bertazzi, la rivelazione di 'Tonio Cartonio' della Melevisione: 'Mi godo il mio compagno'

L'ex volto del Fantabosco ha fatto outing ai microfoni del Fatto Quotidiano. Si tratta di una rivelazione che arriva dopo i festeggiamenti del settimo anniversario insieme al suo Roberto.

Danilo Bertazzi, la rivelazione di ‘Tonio Cartonio’ della Melevisione: ‘Mi godo il mio compagno’

Foto: Instagram

Chi non ricorda il folletto Tonio Cartonio della Melevisione? Il suo interprete, Danilo Bertazzi, oggi vive una vita tutta nuova al fianco del compagno. Lo ha rivelato lui stesso ai microfoni del Fatto Quotidiano, mettendo anche a tacere, una volta per tutte, la fake news sulla sua morte.

Danilo Bertazzi: ‘Ho un compagno’

Il coming out dell’attore e autore Danilo Bertazzi, ex Tonio Cartonio ne La Melevisione, è arrivato al pubblico italiano attraverso le sue recenti dichiarazioni al Fatto Quotidiano.

In realtà, qualche giorno fa, esattamente il 1° gennaio, sul profilo Instagram dell’artista è apparso un post rivelatore in cui, insieme all’uomo della sua vita, celebrava il settimo anniversario della loro relazione.

Bertazzi ha un compagno, e se lo gode, come ha detto al quotidiano. Si chiama Roberto Nozza ed è un fotografo.

A 58 anni prendi la vita con serenità, godendoti gli affetti, come il mio compagno Roberto, e il lavoro, finché c’è. La libera professione, soprattutto nel mondo dello spettacolo, è in balia del caso. Ma non ho appeso il microfono al chiodo: tornare in video come conduttore non mi dispiacerebbe affatto“.

Un’esistenza per nulla noiosa, dunque, e soprattutto ‘vera’: da anni, infatti, intorno al suo personaggio televisivo si è incrostata una prepotente fake news. Concluso il suo lavoro nella Melevisione, di Danilo Bertazzi si è detto che fosse morto a causa di un’overdose ed addirittura sostituito con un sosia negli impegni successivi.

Quando sono uscito dal cast del programma ha preso piede la voce che io fossi morto per overdose di droga: ma quale morto, sono vivo e vegeto“. Impossibile smentirlo.

Parole di Giovanna Tedde