Cura del gatto: consigli per l'adozione, l'educazione e la pulizia [FOTO]

I gatti, migliori amici dell'uomo dall'eleganza unica, ecco qualche consiglio per curarli al meglio.

In perenne lotta con gli altri amici a quattro zampe, i cani, il gatto è un compagno fedele, ma più schivo, indipendente e riservato. Ama stare da solo, certo, ma come sottolineano sempre i gattofili convinti, anche i felini domestici hanno bisogno della giusta dose di cura, danno molto affetto e soddisfazioni. Per accoglierli in casa al meglio, ecco alcuni consigli utili per l’adozione, l’educazione e la pulizia.

Adottare un gatto?

Perché no, adottare un piccolo batuffolo di pelo, dargli una casa e un po’ di amore è sicuramente un bel gesto. È importante, però, non prendere decisioni avventate, spinti dall’euforia della moda del momento o dalle pressioni di amici e parenti. Adottare un micio significa prendersene cura, senza vacanze o ferie che tengano, nel modo migliore.
 
Se si sceglie di prendere con sé un altro amico a quattro zampe, quando in casa ci sono già altri gatti, meglio farli incontrare e conoscere in modo graduale, per evitare ogni rischio. Inizialmente, per qualche giorno, meglio tenerli separati e poi cominciare ad avvertirli della presenza reciproca, con piccole comparse del nuovo arrivato.
 
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Tutto il necessario

Non ha bisogno di un corredo da re, ma alcune cose, per far sentire il gatto a suo agio, sono necessarie in casa. Il tiragraffi è l’alleato ideale per evitare che il micio eserciti le sue unghie su poltrone e divani. La lettiera, che deve essere riempita di argilla o altri materiali specifici (facilmente reperibili al supermercato o nei negozi specializzati), cioè la sua toilette, va sostituita una volta la settimana e pulita (eliminando ogni residuo di feci o urina) ogni giorno. La cuccia è un posto tutto suo, collocato in angolo, dove il gatto si può rifugiare per riposare. Fondamentali le ciotole, una per il cibo e una per l’acqua, collocate in un angolo tranquillo della cucina. L’ultimo accessorio indispensabile, per le vacanze dei gatti “giramondo”, ma anche solo per quelli che devono uscire per andare dal veterinario, è il trasportino.
 

L’igiene e l’educazione

Da vero animale domestico indipendente, il gatto pensa da solo alla sua pulizia. Pur essendo, per natura, molto meticoloso, ciò non toglie che anche lui, a volte, ha bisogno di una mano. In particolare, meglio controllare periodicamente occhi e orecchie, per evitare che si accumulino polveri o residui di fumi, da pulire con l’aiuto di un po’ di ovatta imbevuta d’acqua e di detergente neutro. Se il pelo è sporchissimo, ogni tanto, anche il gatto dovrà, suo malgrado, fare il bagno: un’impresa tutt’altro che semplice, ma che con l’acqua alla giusta temperatura (38°) potrebbe essere possibile.
 
Per quanto riguarda l’educazione, bastano alcuni insegnamenti giusti, impartiti fin dai primi giorni, per rendere il gatto un perfetto micio di casa. Per l’utilizzo della lettiera, per esempio, se fa i suoi bisogni per casa, basta rimproverarlo, prendendolo per la collottola e mettendolo nella sua lettiera. Lo stesso vale per il tiragraffi: quando esercita le unghie sui mobili, dovrebbe essere richiamato all’ordine e riportato alla sua attenzione il suo attrezzo dedicato allo scopo.

Parole di Camilla Buffoli