Cucina giapponese: è davvero leggera?

La cucina giapponese è tra le orientali, quella più diffusa e amata dagli italiani, per la presenza di piatti nutrienti e digeribili, ma siamo sicuri che siano davvero così leggeri e ipocalorici? La maggior parte dei piatti giapponesi, infatti nasconde un trabocchetto, che ci porta ad accumulare calorie senza accorgercene.

Cucina giapponese: è davvero leggera?

Le cucine etniche sono molto apprezzate, soprattutto oggi, e fioriscono di continuo ristoranti e fast food che propongono cibi provenienti da altre nazioni, in particolare dal Giappone. Ma è davvero così ipocalorica la cucina giapponese?

La cucina giapponese è molto amata in Italia, soprattutto perché molto nutriente, digeribile e soprattutto leggera.
 
A tentarci è soprattutto il Sushi, il cibo principe della cucina giapponese, palline di riso coperte da filetti di pesce crudo, da condire con eventuali salsine.
 
Se tuttavia questi piatti ci sembrano ipocalorici, i nutrizionisti invitano a non sottovalutare la trappola della leggerezza.
 
Con i cibi light, infatti, si rischia di consumarne quantità eccessive, basta pensare che 12 pezzi di sushi equivalgono a 150g di pasta e 400g di bistecca. A parità di calorie scegliereste ancora il sushi? Mmmmm il confronto non regge!
 
Oltre al sushi, la cucina giapponese non è poi così leggera come si dice, perché al contrario conta anche molte specialità abbastanza caloriche, come ad esempio il tempura, una frittura mista di verdure e pesce passati in pastella, e gli udon, grossi spaghetti di grano tenero, presenti anche nelle zuppe.
 
Anche la salsa di soia, condimento di moltissimi piatti made in Japan, è molto ricca di sale e di glutammato di sodio.
 
Ancora convinte che frequentare il ristorante giapponese aiuti la linea?

 
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