Creano una app per comunicare con l'amico disabile: il progetto di tre studenti di Trento

Si chiama My Voices e consente la registrazione di vocali e consonanti dell'alfabeto, nonché l'inserimento di moltissime immagini.

Creano una app per comunicare con l’amico disabile: il progetto di tre studenti di Trento

Un gruppo di giovani studenti dell’Istituto di Istruzione Degasperi di Borgo ha lavorato diverse settimane per mettere a punto una app che facilitasse la comunicazione con il compagno disabile. Grazie a questo progetto nato sui banchi di scuola, il giovane studente con difficoltà di linguaggio e di relazione d’ora in poi potrà esprimersi liberamente con i suoi amici e anche con la sua famiglia.

Samuele Ropelato di Scurelle, Filippo Pasquazzo ed Enrico Cescato di Castel Ivano sono gli ideatori di questa speciale app, nata dalla volontà di riuscire a comunicare a 360 gradi con l’amico disabile. E’ la storia di una grande amicizia nata tra le mura della scuola e della volontà di tre giovani che hanno scelto di non fermarsi dinanzi alla disabilità, ma hanno deciso di accerchiarla con l’ingegno.

‘Tutto è nato circa un mese e mezzo fa parlando con un professore di sostegno che segue il nostro amico. Ma perché, come amici e come classe, non pensate di realizzare una app per aumentare le autonomie comunicative del vostro amico?’, hanno raccontato i tre ragazzi al quotidiano Ladige.it. Dinanzi a quelle parole si sono subito attivati confrontandosi con il resto della classe e i professori, in particolare il prof. Paolo Bartolini che si occupa di informatica. Ed ecco che nel giro di poche settimane è partito il progetto My Voices: ‘La versione che abbiamo ideato è semplice, con una grafica tale che possa permettere al nostro compagno di utilizzarla senza problemi. Caratteri grandi con una sintesi vocale che, una volta scritta la parola sul video, la legge immediatamente’.

My Voices consente non soltanto la registrazione di vocali e consonanti dell’alfabeto ma anche l’inserimento di moltissime immagini che compaiono sul display una volta digitata la parola. ‘Abbiamo già fatto provare l’app al nostro amico, funziona bene ma la vogliamo ulteriormente perfezionare perché ci rendiamo conto di quanta strada abbiamo ancora da fare’, hanno spiegato gli studenti entusiasti del loro lavoro.

Naturalmente al momento l’app contiene un numero limitato di parole, piccole frasi e immagini, ma il Prof. Bartolini assicura: ‘Entro la fine dell’anno scolastico il progetto sarà ampliato con nuovo materiale ed altre informazioni per implementare i contenuti della app. Il lavoro che hanno fatto i ragazzi è tutto farina del loro sacco, noi abbiamo dato loro i consigli e le attrezzature per realizzarlo’.