Cosa succede al nostro cervello quando ci lamentiamo: attenti a questo campanello d'allarme

Cosa succede al nostro cervello quando ci lamentiamo: attenti a questo campanello d’allarme

Il cervello reagisce alle lamentele con processi neurologici che possono influenzare umore e benessere - Pourfemme.it

Le lamentele danneggiano la salute e il cervello in modo irreversibile perché quando si ascoltano le lagnanze  il cervello interpreta automaticamente la minaccia, attivando una risposta di stress con l’emissione di cortisolo

Le lamentele sono un aspetto comune della vita quotidiana, un modo attraverso cui si esprimono insoddisfazione, stress o frustrazione. Ma cosa succede esattamente al cervello quando ci si lamenta? Uno studio condotto da ricercatori della prestigiosa Stanford University ha cercato di approfondire questo fenomeno, scoprendo collegamenti intriganti tra le parole lamentose espresse e la salute mentale.

Secondo la ricerca, il cervello reagisce alle lamentele attivando una serie di processi neurologici che possono influenzare umore, benessere e prospettive future. Durante il processo di lagnanza, vengono coinvolti principalmente tre elementi chiave del cervello: l’amigdala, l’ippocampo e la corteccia prefrontale.

Le lamentele sono contagiose a causa dei cosiddetti “neuroni specchio”, riducono la nostra capacità di provare empatia. È importante ascoltare le difficoltà di chi ha veri problemi, ma evitare chi costantemente esprime pessimismo.

L’amigdala, una struttura cerebrale coinvolta nel controllo delle emozioni, reagisce alle lamentele aumentando la produzione di neurotrasmettitori correlati allo stress, come il cortisolo. Questo può portare a una maggiore sensazione di ansia e negatività. Inoltre, l’amigdala risponde più fortemente alle emozioni negative, facendoci percepire le situazioni come peggiori di quanto siano effettivamente.

L’ippocampo, che svolge un ruolo chiave nella memoria, registra le nostre lamentele e le collega alle situazioni specifiche che le hanno scatenate. Questo può portare a un circolo vizioso, poiché il cervello tende a focalizzarsi maggiormente sulle esperienze negative rispetto a quelle positive. Di conseguenza, le lamentele croniche possono danneggiare la memoria a lungo termine, facendoci vedere il mondo in modo più negativo.

La corteccia prefrontale, coinvolta nel pensiero razionale e nella presa di decisioni, viene indebolita dalle lamentele e dalle emozioni negative associate. Questo può influenzare la nostra capacità di trovare soluzioni ai problemi e di affrontare le sfide in modo costruttivo. Inoltre, la continua esposizione a pensieri negativi può portare a un atteggiamento pessimista e all’incapacità di apprezzare le piccole gioie della vita.

Il ruolo delle parole lamentose nell’alimentare la negatività

I ricercatori hanno anche scoperto che il linguaggio che usiamo per lamentarci è fondamentale. Quando ci concentriamo sulle lamentele e sottolineiamo costantemente i nostri problemi, rafforziamo i circuiti neurali correlati all’insoddisfazione e alla negatività. Al contrario, focalizzarsi su parole e pensieri positivi può aiutare a rafforzare il cervello verso una visione più ottimistica della realtà.

La consapevolezza di come le lamentele influenzino la nostra mente è il primo passo per coltivare una prospettiva più positiva e costruttiva sulla vita

Conoscere l’impatto che le parole lamentose possono avere sul cervello può far riflettere sul loro utilizzo – Pourfemme.it

Sebbene sia normale esprimere frustrazioni e preoccupazioni, è importante essere consapevoli dell’impatto che le lamentele possono avere sul nostro cervello e sulla nostra salute mentale. Adottare un approccio più positivo e orientato alle soluzioni può aiutarci a migliorare il nostro benessere emotivo e a coltivare una mentalità resiliente e ottimistica.

In conclusione, lo studio della Stanford University mette in luce il potente legame tra le nostre parole e il funzionamento del cervello. La consapevolezza di come le lamentele influenzino la mente è il primo passo per coltivare una prospettiva più positiva e costruttiva sulla vita, portando a un benessere emotivo migliorato e a una maggiore capacità di affrontare le sfide con forza interiore.

Parole di Arianna Teseo