Cos'è il disturbo narcisistico di personalità?

Il disturbo narcisistico della personalità, ecco di cosa si tratta, quali sono le caratteristiche salienti e i tratti peculiari del problema.

Cos’è il disturbo narcisistico di personalità?

Cos’è il disturbo narcisistico della personalità? Sì, perché anche se molti usano questo termine e, molto spesso, ne abusano in modo improprio, esiste una vera e propria patologia legata alla distorsione dell’immagine di sé, alla sopravvalutazione del proprio io con risvolti negativi sia sul rapporto con se stessi sia su quello che si instaura con gli altri. Ecco alcuni tratti distintivi di questo disturbo.

Cos’è

Chi soffre di disturbo narcisistico della personalità, come si può intuire dal nome, pensa di essere una persona speciale e unica. Interessa circa il 2% della popolazione mondiale con tassi di incidenza più elevati tra gli uomini rispetto alle donne.

I soggetti affetti da personalità narcisistica sono convinti di essere creature superiori, dotate di valore straordinario, di capacità rare. Si ritengono esseri umani decisamente più importanti degli altri. Insomma, si sopravvalutano e si sovrastimano, peccando, molto spesso, di superbia e arroganza.

Perché loro sono i più intelligenti, i più belli, i più bravi. I più tutto, insomma. E, forti di questa concezione grandiosa di sé, le persone colpite da questo disturbo tendono a pretendere ammirazione e venerazione da parte degli altri. Non provano nessun tipo di empatia. Si aspettano, sempre e comunque, un trattamento di favore da parte degli individui che incontrano lungo il loro cammino, che si tratti di colleghi o di camerieri, di amici o parenti, poco importa.

Voglio essere ammirati, in quanto creature superiori, e non dimostrano nemmeno un briciolo di sensibilità verso le esigenze e i sentimenti altrui, anzi. Rischiano, spesso, di sviluppare un sentimento negativo di vera e propria invidia nei confronti degli altri. E, quando, le persone intorno a loro, con cui magari hanno instaurato un qualsiasi tipo di relazione, ma più di comodo che per sincerità, disattendono le loro aspettative di ammirazione e adorazione rischiano di cadere in uno stato depressivo fatto di senso di vergogna e profondo fallimento, umore nero, disperazione e rabbia, sia verso sé che verso il prossimo.

Come si cura

L’approccio terapeutico più efficace passa attraverso la presa di coscienza del problema grazie all’aiuto di uno specialista in psicoterapia. Specialista che accompagna l’interessato verso una più salutare coscienza di sé, delle sue possibilità e potenzialità, grazie alla terapia cognitivo-comportamentale, che sfrutta tecniche per la correzione di distorsioni del pensiero. In alternativa, lo specialista può optare per la terapia metacognitiva interpersonale.

Parole di Camilla Buffoli