Cortisone: a cosa serve e quando utilizzarlo

Il cortisone è il più potente antinfiammatorio e cura numerose malattie

Cortisone: a cosa serve e quando utilizzarlo

Il cortisone è a tutt’oggi uno dei farmaci più usati, ma a cosa serve? E quando va utilizzato? Prodotto per suo orale, intramuscolare, intrarticolare e cutaneo, il cortisone è noto come farmaco ad azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva, ed è un farmaco sintomatico, ossia risolve il sintomo, ma non la causa che l’ha determinato.

I farmaci cortisonici, noti anche come farmaci antinfiammatori steroidei, trovano impieghi diversi a seconda della durata d’azione e della via di somministrazione. Sono impiegati per esempio in reumatologia, in dermatologia, nel morbo di Hodgkin, in alcune neoplasie, in caso di ictus cerebrale, nel post trapianto per prevenire il rigetto, e nelle crisi di shock anafilattico. Ma i cortisonici trovano largo impiego soprattutto per la cura di manifestazioni allergiche come rinite e asma.
Ma come funziona? Le ghiandole surrenali del nostro corpo producono naturalmente un ormone simile al cortisone, il cortisolo. Ogni giorno, soprattutto al mattino, sono prodotte circa 20 mg di cortisolo, ma se serve, le ghiandole ne possono produrre anche 2,3,4, o 5 volte tanto. Una delle funzioni di questo ormone è la sua capacità di modulare le reazioni infiammatorie e l’attività del sistema immunitario. Se il nostro organismo non produce abbastanza cortisone, il medico curante può prescrivere l’utilizzo del farmaco per sopperire alla sua mancanza.
La posologia, la formulazione e il tipo di cortisonico da usare dipendono dalla malattia, e deve esserci un’attenta valutazione da parte del medico riguardo ai potenziali rischi e benefici di una eventuale terapia. Il cortisone infatti, soprattutto quando utilizzato per lunghi periodi, con dosi elevate e per via endovenosa e orale, è causa di effetti collaterali, fra cui una ridotta tolleranza al glucosio ed iperglicemia, edemi, ritenzione idrica, osteoporosi, ridotta capacità di riparazione delle ferite, glaucoma, cataratta e depressione. Ma quello che preoccupa la maggior parte dei pazienti è costituito dall’aumento di peso, e alla conseguente comparsa di diabete di tipo 2 nei soggetti predisposti. Da sottolineare invece che gli effetti collaterali del cortisone per uso topico e per via aerosolica sono invece trascurabili.
Da segnalare che i farmaci cortisonici sono considerati farmaci dopanti, perchè sembrano migliorare le prestazioni sportive aumentando la disponibilità di energia dell’organismo e la massa muscolare.
Alla luce di tutto ciò, prima di prescrivere il cortisone, il medico dovrà quindi considerare vari fattori personali, perchè dev’essere consapevole dei potenziali benefici e rischi dell’assunzione di steroidi.

Parole di Anna Franceschi