Corato, il mistero della zingara che tenta di rapire una bambina: genitori allarmati, gli inquirenti frenano

A smorzare i toni del panico generale sono state le rassicurazioni delle autorità, per cui non si sarebbe in presenza di un pericolo imminente. Quanto accaduto ha assunto i contorni di un vero e proprio allarme.

Corato, il mistero della zingara che tenta di rapire una bambina: genitori allarmati, gli inquirenti frenano

A Corato (Bari) scatta l’allarme per il presunto tentato rapimento di una bambina da parte di una zingara. Messaggi di allerta via chat si rincorrono da giorni, ma le autorità frenano. Sul caso, per cui manca un concreto riscontro, si indaga in sinergia: al lavoro polizia, carabinieri e polizia locale.

Zingara a caccia di bambini: verità o bufala?

Dalla scorsa domenica, la cittadina di Corato è sotto scacco: si rincorrono voci di una zingara in azione nella villa comunale, luogo assai frequentato da intere famiglie con bambini.
Proprio questi, stando all’audio diffuso tra i cittadini, sarebbero facili prede di una donna che avrebbe addirittura tentato di adescare una bambina.
Si sa che spesso è facile cedere alla suggestione di allarmanti post o pettegolezzi, e questo, almeno secondo quanto finora emerso, rientrerebbe a pieno titolo in questa fattispecie.
Una nota audio ha fatto il giro dei device di genitori e parenti dei bambini di Corato: “Fate attenzione ai vostri figli”. Il motivo? Una zingara avrebbe tentato di somministrare del sonnifero alla nipotina del mittente, nonostante l’occhio vigile del papà della piccola.
L’uomo, persa di vista la minore per pochissimi istanti, l’avrebbe trovata in procinto di bere del liquido offertole dalla donna che accompagnava altri due bambini.
Il resto sarebbe mera supposizione, tradotta in un pressante allarme dalla psicosi collettiva: davvero la minore era oggetto di un tentativo di adescamento?

La dinamica descritta nell’audio diffuso in città

La redazione di Corato Live ha intervistato il padre della piccola, protagonista, suo malgrado, di un terremoto di voci insistenti e difficili da sopire.
Dalle parole del genitore, lontane da contorni di assoluta certezza sull’accaduto, la dinamica emersa è la seguente:
“Domenica pomeriggio sono andato al parco comunale con mia figlia (…). Mi sono accorto che si era seduta accanto a due bambini e alla loro mamma. Quest’ultima mi è sembrata una zingara. Avevano offerto a mia figlia un lecca lecca e un bicchiere con del succo di frutta rosa. Il colore mi ha insospettito perché non ne avevo mai visto uno simile: secondo me poteva trattarsi di sonnifero”
La donna avrebbe giustificato quel gesto con il fatto che la piccola “aveva sete”, come racconta il padre della minore.
Sarebbe stato lui, alla luce del suo personale sospetto, a chiedere alla moglie di mettere in guardia tutte le mamme.
“Fuori dalla villa, vicino all’ingresso secondario, ho visto anche un furgone bianco con due uomini che non mi diedero una buona impressione”. L’uomo non ha presentato denuncia ma ha comunque segnalato la vicenda agli inquirenti.

L’esito del lavoro d’indagine sul caso di Corato

Sulla spaventosa ipotesi di un presunto atto di adescamento di minore indagano polizia e carabinieri. Dagli accertamenti sinora espletati dalle forze dell’ordine, non ci sarebbe alcun motivo per ritenere vera la circostanza che ha seminato il panico in zona.
Seppur in assenza di un formale esposto sulla vicenda, le autorità hanno proceduto all’identificazione della donna ‘sospettata’ dal papà: si tratterebbe di una persona incensurata e regolarmente residente sul territorio pugliese.

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Parole di Giovanna Tedde