Contro i batteri killer resistenti agli antibiotici creata speciale soluzione liquida

In Israele è stata creata una speciale soluzione liquida a base di batteriofagi che agisce sul DNA dei batter antibiotico-resistenti e rendendoli di nuovo sensibili ai farmaci.

Contro i batteri killer resistenti agli antibiotici creata speciale soluzione liquida

Batteri killer formidabili, sempre più agguerriti e impermeabili agli antibiotici… sembra questa la frontiera delle nuove infezioni con cui la popolazione umana dovrà fronteggiarsi nell’immediato futuro. L’incubo della malattia che possa sterminare l’uomo sulla terra prima che i medici riescano a formulare una qualunque cura o vaccino per bloccarne la diffusione e il contagio, è sempre presente e spesso alimentato da epidemie che effettivamente nascono e si sviluppano quasi tutti gli anni. Batteri noti, come l’Escherichia Coli mutato responsabile della morte di 50 persone nella sola Germania, in grado di provocare la sindrome emolitico-uremica resistente alle terapie antibiotiche, ci terrorizzano.

Proprio l’evoluzione di questi microrganismi infettivi, capaci, in tempi rapidi, di sviluppare una forma di resistenza ai farmaci normalmente usati per debellarli, ha spinto ricercatori israeliani del Dipartimento di Microbiologia Clinica e Immunologia dell’Università Sackler di Tel Aviv, a studiare una “soluzione” diversa al problema.
 
Partendo dalla consapevolezza che i batteri di nuova generazione sono in grado di modificare il ribosoma della propria cellula per impedire che l’antibiotico si leghi ad esso, portandola alla distruzione, gli scienziati hanno cercato un sistema per ripristinare la sensibilità del microbo al farmaco, utilizzando un gene specifico chiamato RPSL.
 
“Il nostro nuovo approccio si basa su un efficace processo di consegna e una procedura di selezione, posto sulla stessa piattaforma per la prima volta – ha spiegato il dott. Udi Qimron – Abbiamo modificato geneticamente i batteriofagi in modo che una volta che abbiano infettato i batteri, trasferiscano un gene dominante che conferisce a essi una rinnovata sensibilità ad alcuni antibiotici”.
 
In questo modo, è stata creata in laboratorio una nuova “soluzione” liquida che appunto agisce sul DNA dei microbi, e che in una prima fase verrà sperimentata su modello animale e successivamente, se tutto andrà come sperato, sull’uomo tramite spray o bottiglia.

Parole di Paola Perria