Contraccezione orale, per le italiane è anche un problema di costi

Le donne italiane e la piccola anticoncezionale, un rapporto d'amore e di fiducia? Le cose vanno meglio ripsetto al passato, c'è fiducia sia sull'efficacia che sulla sicurezza, anche se non bisogna mai abbassare la guardia. Un problema rilevante però consiste nel costo di tali formulazioni. Risolvibile? Forse sì.

Contraccezione orale, per le italiane è anche un problema di costi

Diciamocelo pure. Non è un problema di crisi economica in corso, ma la prima volta che abbiamo acquistato una confezione di pillole anticoncezionali abbiamo avuto un sussulto: i costi sono piuttosto impegnativi. Sulla questione “Donne e pillole anticoncezionali” è stato appena presentata un’indagine conoscitiva realizzata da ONDa, Osservatorio Nazionale Salute Donna, che ha evidenziato proprio questo aspetto tra i più rilevanti riguardanti l’utilizzo della contraccezione orale. Pensate, che su un campione di 600 donne tra i 18 ed i 40 anni, 1 su 5 si è detta limitata dal prezzo di questi farmaci nel loro utilizzo, mentre ben il 94% si è detta favorevole all’acquisto di pillole contraccettive generiche, anche se, nella maggior parte dei casi si preferirebbe che a suggerirla (per dare maggiore tranquillità circa l’efficacia e la sicurezza) fosse il medico curante e/o il ginecologo, cosa che non sembra ancora accadere.

Le pillole contraccettive generiche

Non tutti lo sanno, ma esistono già in commercio alcune formulazioni di pillole anticoncezionali generiche (o meglio farmaci equivalenti, per intenderci), che possono far risparmiare anche due – quattro euro a confezione. Non poco in tempo di crisi! In realtà tra le giovanissime, nell’ultimo anno si è assistito ad un incremento del 20% sull’acquisto di tali medicinali, segno evidente di una maggiore informazione al riguardo oltre che ad una attenzione all’aspetto economico. In aumento anche la vendita di confezioni multipacco, che offrono cioè una confezione unica valida per tre o sei mesi di terapia con uno sconto sulla spesa totale (ma da affrontare all’inizio).

Le donne italiane e la pillola anticoncezionale

Sono le donne stesse a richiedere al medico ginecologo la pillola a scopo contraccettivo, nella maggior parte dei casi, secondo la medesima indagine. Il 42% delle intervistate si è detta ampliamente soddisfatta dell’utilizzo del proprio anticoncezionale (in particolare quelle che utilizzano pillole a basso dosaggio ormonale). Ma il grande passo avanti sembra essere stato fatto sui timori circa gli effetti collaterali a lungo termine. Solo (rispetto al passato) 1 donna su 3 li teme a tal punto da fargli prospettare un abbandono della terapia, e sono sempre gli stessi: rischi oncologici maggiori, trombosi, problemi cardiocircolatori, aumento di peso e ritenzione idrica.

La pillola anticoncezionale oggi è più sicura

Di certo è che seppure le nuove formulazioni abbiano abbattuto molte problematiche al riguardo, non bisogna mai abbassare la guardia, perché alcuni rischi connessi all’utilizzo di questi farmaci continuano ad esistere: pensiamo alla innovativa formulazione al drospirenone (Yaz, Yasminelle, ecc), non provocano più ritenzione idrica, stimolano il desiderio sessuale, ma continua ad essere presente il rischio di trombosi, insieme a numerosi altri. Insomma, oggi come oggi i contraccettivi orali sono molto sicuri, tollerabili ed efficaci, ma trattandosi di terapie farmacologiche è sempre meglio chiedere al proprio medico: per tale motivo è anche necessaria la prescrizione.

Foto: Edo Fineligth per Flickr