Congedo mestruale: la Spagna verso la svolta a favore delle donne

Congedo mestruale per le lavoratrici con dolori da ciclo. È la svolta che potrebbe portare la Spagna ad essere il primo Paese europeo sulla rotta di un cambiamento epocale a tutela delle donne. Il governo iberico sta per varare la legge, cosa prevede e come funziona.

Congedo mestruale: la Spagna verso la svolta a favore delle donne

Foto Pixabay | Saranya7

Le lavoratrici in Spagna potranno avere diritto al congedo mestruale“, rivolto alle donne che soffrono di dolori da ciclo. Si tratterebbe di un passo avanti dal sapore storico, apripista in Europa a dispetto della querelle che, da anni, attraversa governi come quello italiano – dove dal 2017 si parla di proposta di legge – senza mai arrivare a un punto di svolta. Ecco come funziona la misura che si propone di intervenire a tutela del mondo femminile sul posto di lavoro.

Congedo mestruale per le donne lavoratrici in Spagna: come funziona

In Spagna c’è l’accordo nella coalizione di centrosinistra al governo per l’introduzione del congedo mestruale a favore delle donne lavoratrici con dolori mestruali. “Saremo il primo Paese in Europa a proporlo“, ha affermato il ministro delle Pari Opportunità, Irene Montero, in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Cadena Ser.

Come dovrebbe funzionare? Secondo la proposta, il congedo sarà garantito sotto forma di “permesso speciale” senza limiti di giorni (perciò variabile a seconda delle prescrizioni mediche).

Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, il testo passerà al vaglio del Parlamento ma non includerebbe un’altra misura da tempo invocata per tutelare i diritti al femminile: la riduzione dell’IVA sugli assorbenti.

Cosa prevede il congedo mestruale secondo la visione spagnola

Secondo quanto previsto nel progetto di legge in Spagna, che sarebbe prossimo all’ok definitivo in un lasso di tempo ristrettissimo, il congedo mestruale sarebbe riconosciuto alle donne lavoratrici a partire dal primo giorno di mestruazioni.

La durata del “permesso speciale” per assentarsi dal posto di lavoro sarebbe variabile da caso a caso, stabilita secondo necessità da un medico che deve certificare l’effettiva condizione della paziente. Vale quindi solo in caso di acclarata sindrome con sintomi mestruali che impediscono il corretto svolgimento della mansione, tra cui forti crampi, vertigini, nausea e vomito.

Parole di Giovanna Tedde