Comprare gli ovuli dalle donne povere equivale alla prostituzione

Vi sembrerà assurdo ma tra i tanti business sul mercato c'è anche quello degli ovuli, donne ricche e benestanti fanno dei viaggi in posti mirati per comprare gli ovuli di donne povere che per pochi soldi si sottopongono a rigide cure ormonali.

Comprare gli ovuli dalle donne povere equivale alla prostituzione

Vi sembrerà assurdo ma tra i tanti business sul mercato c’è anche quello degli ovuli, donne ricche e benestanti fanno dei viaggi in posti mirati per comprare gli ovuli di donne povere che per pochi soldi si sottopongono a rigide cure ormonali. Il turismo procreativo sta prendendo sempre più piede ma lascia ancora molte perplessità, voi che ne pensate?

Pagare le donne per comprare i loro ovuli è un rimedio contro la sterilità, con il passare del tempo la donna ha sempre più bisogno di realizzarsi ma l’orologio biologico non si ferma nè rallenta e quindi cresce sempre di più il numero delle donne che non riescono ad avere figli.
 

Naomi Pfeffer, una ricercatrice sugli sviluppi controversi della medicina, ha detto che il turismo procreativo equivale alla prostituzione, “La relazione di scambio è simile a quella tra un cliente e una prostituta“.
 

Il problema secondo me non è tanto la vendita degli ovuli, per quanto possa sembrare strano è pur sempre un modo di avere un bambino, come l’utero in affitto, la fecondazione con sperma di uno sconosciuto, insomma è un ulteriore progresso medico al quale si può ricorrere, il problema è lo sfruttamento, sorvolare le leggi, pagare una donna con due soldi e sfruttare la situazione.
 

Io non mi sento di condannare nessuno però una donna che ricorre a questo tipo di acquisto lo fa perchè è disperata, frustrata da anni di cure ormonali e fecondazioni in vitro, il medico che segue tutta la procedura dallla prelevazione dell’uovo della donatrice, alla fecondazione e poi all’impianto lo fa per soldi. No?
 

Foto da:
imworld.aufeminin.com
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Parole di Serena Vasta