Come riconoscere i sintomi della setticemia

La setticemia è una condizione infiammatoria grave che coinvolge tutto l’organismo a seguito di una risposta immunitaria sistemica ad un focolaio infettivo. Può avere esiti letali.

Come riconoscere i sintomi della setticemia

Riconoscere subito i sintomi di una setticemia in atto è assolutamente vitale per chi ne viene colpito. Infatti, stiamo parlando di una grave infezione batterica che interessa tutto l’organismo, una sorta di avvelenamento che può portare alla morte se il processo non viene fermato in tempi brevi. In pratica si tratta di un coinvolgimento del sistema immunitario in risposta ad un processo infiammatorio, che manda letteralmente in blocco il funzionamento degli organi principali e della coagulazione del sangue.

Il focolaio infettivo può localizzarsi nei polmoni, nelle vie urinarie, negli organi dell’apparato digestivo e riproduttivo, nel sistema nervoso centrale (ad es. una meningite), nelle ossa, e degenerare rapidamente fino a provocare un shock settico o una sindrome da disfunzione multi organo. Come è facilmente intuibile, si tratta di condizioni da “codice rosso”, estremamente allarmanti, dove un pronto intervento medico è indispensabile per salvare la vita del paziente.
 
Ma quali sono i sintomi principali della setticemia e come li riconosciamo? Sono diversi e concomitanti. Di solito questa infezione comincia con febbre (sopra i 38°) e brividi in tutto il corpo, respiro e battito cardiaco accelerati (oltre 90 battiti al minuto), per poi degenerare in ipotermia (temperatura corporea che crolla sotto i 36°C).
 
Contemporaneamente, si formano delle ecchimosi o macchie rosse, simili a piccoli angiomi, sulla pelle, e il paziente comincia ad andare in confusione mentale, il sangue non si coagula e i reni non filtrano più il sangue, con conseguente interruzione della diuresi. Davanti ad un simile quadro clinico, più tempestiva sarà la diagnosi, e la conseguente cura in terapia intensiva, maggiori saranno le probabilità che chi viene colpito da setticemia riesca a riprendersi.

Parole di Paola Perria