Come curare le piante: l’Oleandro

L'Oleandro è una pianta ornamentale che produce fiori di diversi colori. E' un arbusto che nel centro e sud Italia viene usato ai margini dei viali. Non è difficile da coltivare ma ogni sua parte è tossica

Come curare le piante: l’Oleandro

 
Oggi parlerò di una pianta ornamentale molto decorativa che cresce spontaneamente nelle zone mediterranee: l’Oleandro. Cresce bene nelle zone a clima mite e temperato. Nelle regioni del centro e sud Italia può stare all’aperto, ma durante l’inverno la temperatura non deve scendere al di sotto dei 5 °. Nelle regioni settentrionali durante la stagione fredda, l’Oleandro deve essere riposto in casa o in una serra ben protetta. L’Oleandro può essere coltivato in grossi vasi che stanno bene sia sul balcone che in giardino. Può essere coltivato anche nel terreno, ma, come ho scritto prima, solo in regioni con clima temperato.
 
L’Oleandro produce fiori di colore bianco, rosa, fucsia, arancioni o gialli e la fioritura inizia in primavera e termina a fine autunno. L’Oleandro raggiunge anche grandi dimensioni, perchè è una pianta arbustiva che in molte zone viene utilizzato come albero per abbellire i viali.
 
Non ha particolari esigenze: basterà annaffiarlo abbondantemente durante l’estate e raramente in inverno. Ogni due anni, se è coltivato in un vaso, deve essere rinvasato aggiungendo terriccio nuovo e concime.
 
E’ fondamentale ricordare una cosa: l’Oleandro è una delle piante più tossiche esistenti. Tutte le sue parti sono velenose, quindi fate sempre attenzione a lavarvi bene le mani quando la toccate. Sarebbe meglio usare guanti monouso per maneggiare le sue parti. Se avete bambini in casa, l’Oleandro non è certo la pianta che vi consiglio.
 
Una curiosità: nel film White Oleander, i fiori di questa pianta sono stati utilizzati dalla protagonista, interpretata da Michelle Pfeiffer, per uccidere il proprio amante.
 
Nella fotogallery potete ammirare delle bellissime immagini di Oleandri.

Parole di Irene