Come curare le piante carnivore

Le piante carnivore o insettivore hanno una particolarità: catturano gli insetti dei quali si nutrono. Amano gli ambienti umidi e i climi miti e caldi

Come curare le piante carnivore

 
Cosa sono le piante carnivore? Nell’immaginario di molte persone sono vegetali mostruosi, magari visti nei cartoni animati o in qualche film, capaci di mangiarsi le persone! In realtà le piante carnivore o insettivore sono in grado di catturare insetti dei quali si nutrono. Quindi, niente paura: queste piante sono nostre amiche! Le piante carnivore o insettivore completano la loro nutrizione grazie agli insetti che catturano e che sono in grado di digerire. Vivono per lo più nei terreni acquitrinosi, in prossimità di paludi e stagni. Alcune piante carnivore possono essere coltivate anche in appartamento.
 
In base alla specie, le piante carnivore catturano le loro prede attraverso diversi metodi: movimenti a scatto di alcune loro parti, emissione di sostanze acide, o imprigionando l’insetto grazie a secrezioni vischiose.
 
Le varietà più diffuse sono le seguenti:
 

  • Dionaea muscipula, meglio conosciuta con il nome di Venere acchiappamosche
  • Drosera capensis
  • Nephentes
  • Pinguigola grandiflora, meglio conosciuta come Erba unta
  • Sarracenia flava
  • Le piante carnivore non hanno bisogno di molte cure, ma essendo originarie di zone molto umide, le loro foglie necessitano di diverse nebulizzazioni d’acqua durante il giorno. Le temperatura deve essere compresa tra i 15° e i 25°.
     
    Possono stare all’aperto solamente in primavera e in estate, ma in autunno e in inverno devono essere tenute in casa, lontano da fonti di calore e in posizioni luminose. Il substrato deve sempre essere umido.
     
    Nella fotogallery potete ammirare alcune immagini di piante carnivore.

    Parole di Irene