Come convincere i bambini a fare i compiti delle vacanze

Per evitare che i nostri figli si ritrovino all'ultimo momento con i compiti delle vacanze ancora da svolgere, è necessaria una buona organizzazione. Il consiglio che vi diamo? Aiutarli a pianificare gli esercizi in modo da non trovarsi all'ultimo minuto oberati dai compiti!

Come convincere i bambini  a fare i compiti delle vacanze

Immagine Pixabay | StockSnap

Ogni estate i nostri figli hanno circa 3 mesi di vacanze estive: niente scuola, finalmente! Sin dalla prima elementare vengono assegnati i compiti delle vacanze e molti studenti si ritrovano a finirli di corsa qualche giorno prima del rientro a scuola.

E così ci si ritrova all’inizio di settembre a fare le ore piccole perché i nostri figli hanno trascurato i compiti per tutta la durata della vacanza. Cosa si può fare?

Bisogna prima di tutto far capire ai figli (ma in alcuni casi dovrebbero essere certi genitori a capirlo per primi!) che i compiti non sono un castigo, anche se sono ormai in molti a discutere dei pro e contro dei compiti delle vacanze estive. A “difesa” dei ragazzi si è levata anche una voce autorevole, quella del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che ha chiesto agli insegnanti moderazione nell’assegnazione dei compiti delle vacanze, cosa che ha riscosso consensi ma anche qualche critica.

Ma come organizzare i compiti delle vacanze per non ritrovarsi a settembre con l’acqua alla gola?

Una pausa di relax

Dopo un intero anno di studio e di lavoro, ogni studente ha diritto di staccare completamente la spina, riposarsi, oziare e dimenticare i compiti delle vacanze. Non per due mesi, però! Quando iniziare i compiti delle vacanze, quindi? La pausa ideale potrebbe essere di una settimana circa, dopodichè si dovrebbe passare ad una pianificazione dei compiti, in modo da poterli affrontare senza stress.

Pianificare il lavoro

Come dicevamo, organizzare i compiti delle vacanze permette di arrivare a settembre senza l’ansia degli esercizi da finire. I genitori possono aiutare i ragazzi, soprattutto i più piccoli, a stabilire quante pagine al giorno dovranno studiare o quanti esercizi dovranno completare, tenendo conto anche dei viaggi o delle gite in programma. Questo consente non solo di gestire i compiti al meglio, ma anche di responsabilizzare i ragazzi e di renderli più autonomi.

Variare e alternare

Fare tutti gli esercizi di matematica in una sola settimana o scrivere tre temi in una giornata potrebbe non essere una buona idea. Cercate di lasciare i giovani studenti liberi di scegliere, ma magari consigliando loro di alternare compiti più impegnativi ad esercizi più semplici e veloci. Inoltre le materie ripassate all’inizio dell’estate, al momento del rientro a scuola saranno ormai dimenticate nuovamente.

Distribuire il lavoro per tutta la durata delle vacanze

Ridursi all’ultimo momento non va bene, ma potrebbe essere altrettanto sbagliato concentrare tutto il lavoro nelle prime settimana di pausa. I compiti delle vacanze, infatti, servono a ripassare e consolidare le nozioni apprese durante l’anno per essere nelle condizioni ideali per cominciare il nuovo anno scolastico.

Stabilire una routine

Per svolgere i compiti delle vacanze al meglio potrebbe essere utile stabilire una routine quotidiana che preveda un momento preciso della giornata in cui studiare e fare gli esercizi, anche solo un’oretta al giorno se la mole di lavoro lo consente. Questo aiuterà i bambini ad organizzarsi meglio e in maniera autonoma, lasciando spazio anche (e soprattutto) ad altre attività più piacevoli.

Consolidare gli argomenti più ostici

C’è sempre un argomento o una materia che durante l’anno si fa più fatica ad afferrare. L’estate può essere il momento giusto per dedicargli tempo e studiare delle strategie alternative per interiorizzarlo. Ci sono problemi con la matematica? Fate esercitare vostro figlio al mercato, sommando i prezzi dei prodotti che acquistate e facendo loro verificare il resto. Non riesce a memorizzare alcuni termini in inglese? Provate a proporli come gioco creando un memory su misura!

Compiti delle vacanze: il ruolo dei genitori

La domanda è sempre la stessa: aiutare i figli a fare i compiti oppure no? La scelta è delicata e personale: i ragazzi, soprattutto quelli meno motivati, non andrebbero lasciati soli ad affrontare il lavoro estivo, ma sostenerli e incoraggiarli non significa certo fare i compiti al posto loro!
Anche l’atteggiamento di noi adulti è importante: i commenti negativi dei genitori influenzeranno di sicuro l’umore dei ragazzi, e non certo in maniera positiva.