Come capire se il marchio di vestiti che stai per acquistare ha alle spalle un'azienda ecosostenibile

Come capire se il marchio di vestiti che stai per acquistare ha alle spalle un’azienda ecosostenibile

I marchi che stai per acquistare sono ecosostenibili? Ecco come scoprirlo - pourfemme.it

I tuoi capi d’abbigliamento rispettano le caratteristiche ecosostenibili? Esistono dei trucchetti utili per scoprirlo.

Gli effetti della crisi climatica diventano potenzialmente disastrosi anno dopo anno. Modulare il nostro comportamento in favore della cura e della tutela del Pianeta può fare la differenza sul nostro futuro. Uno dei primi passi consiste, ovviamente, nel limitare gli sprechi, anche in termini di acquisto di capi d’abbigliamento ecosostenibili.

Talvolta sull’etichetta viene dichiarato espressamente che il tessuto proviene da materiali riciclati, altre volte non è così facile scoprire l’origine dell’abito che ci stiamo apprestando a comprare. Esistono, però, una serie di trucchetti utili per individuare i capi ecosostenibili e, soprattutto, gli abiti realizzati in aziende che rispettano le attuali norme ambientali.

L’azienda di produzione dei tuoi vestiti è ecosostenibile?

Per verificare l’ecocompatibilità dei capi d’abbigliamento offerti dal commercio, è sufficiente prestare attenzione ad alcuni dettagli specifici. In primo luogo, è importante leggere l’etichetta. Quest’ultima dovrebbe esprimere chiaramente l’origine del materiale, i metodi di lavorazione del tessuto e simili. Più informazioni ci sono, maggiore saranno la trasparenza e la correttezza dell’azienda, motivo per cui non dovresti avere timore ad acquistare i loro prodotti.

In secondo luogo, è importante verificare il tipo di materiale utilizzato: il migliore al momento è l’econyl, realizzato con le reti da pesca recuperate dall’oceano. In caso di cotone, viscosa, poliestere oppure lana non è possibile avere la sicurezza della loro ecocompatibilità. Arriviamo, infine, ad un dettaglio fondamentale ed assolutamente inconfondibile, che tuttavia viene spesso trascurato.

Come verificare l'ecocompatibilità dei vestiti

Come verificare l’ecocompatibilità dei capi d’abbigliamento – pourfemme.it

Se un prodotto viene realizzato con materiali ecosostenibili, non può sicuramente adeguarsi ad una produzione su larga scala. Laddove, dunque, il capo d’abbigliamento risulti in edizione limitata, è probabile che sia realizzato con materiali compatibili con l’ambiente. Al contrario, se dovesse sposarsi con una produzione costante, è possibile che il capo rientri nella categoria greenwashing.

Il termine indica un inganno dell’azienda ai danni del cliente: si attirano gli acquirenti rivendicando politiche ecosostenibili, quando in realtà la produzione dei tessuti non rispetta completamente le norme ambientali. Per non cadere nella trappola, è consigliato affidarsi alle certificazioni. Di seguito, le sigle che rappresentano una garanzia.

  • FSC (Forest Stewardship Council): certifica il rispetto per le foreste ed è utile laddove si voglia acquistare un prodotto che contenga viscosa, ma anche lyocell e rayon.
  • BCI (Better Cotton Initiative): cotone da coltivazione ecosostenibile.
  • GRS (Global Recycle Standard): utilizzo di materiali riciclati nei prodotti offerti alla clientela.
  • GOTS (Global Oganic Textile Standard): certifica l’assenza di sostanze chimiche e tossiche nella realizzazione dei tessuti, attestando in tal modo l’origine biologica.
  • OCS (Organic Content Standard): garantisce l’origine organica dei materiali utilizzati per la realizzazione del prodotto.

Queste sigle rappresentano una certezza in fatto di ecocompatibilità negli acquisti. In caso di dubbi, basta solamente controllare più spesso l’etichetta dei prodotti per avere l’assoluta conferma di attuare un comportamento green, a favore del nostro Pianeta.