Come aiutare un amico dopo la fine di una storia d'amore

Tutti dovrebbero avere una spalla su cui piangere dopo essere stati lasciati: ecco come esserlo in maniera perfetta

Come aiutare un amico dopo la fine di una storia d’amore

Foto Unsplash | Roberto Nickson

Non bisognerebbe mai affrontare una rottura da soli: tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci consoli e che ci faccia sopportare meglio il dolore. Aiutare un amico dopo la fine della storia d’amore non è sempre facile, ma è importante. 

Soprattutto quando c’è di mezzo la spaccatura di una famiglia, tra separazione, trasloco, gestione di una nuova quotidianità e una profonda solitudine emotiva, far sentire la propria vicinanza è fondamentale per aiutare la persona a cui vogliamo bene ad affrontare la difficoltà del momento. Sì, ma come fare a essere davvero un buon amico?

Come aiutare un amico post-rottura

La paura di sentirci inadeguati o dire qualcosa di sbagliato è del tutto normale. È importante farci percepire come vicini ed empatici, ma anche saper dire la cosa giusta sarà davvero d’aiuto.

Ecco alcuni consigli su come essere d’aiuto.

Offri un aiuto pratico 

Più che dire, bisogna fare: invece che frasi del tipo “se hai bisogno di aiuto fammelo sapere“, è meglio passare direttamente all’azione in maniera discreta. Portare una torta o dei biscotti, proporre delle attività semplici, aiutare l’amico nelle questioni pratiche che in quel momento di sofferenza sta mettendo da parte, come gestione degli oggetti, dei mobili, pagamenti, sono tutte azioni che faranno sentire l’amico meno solo. Anche solo guardare un film insieme, fare una passeggiata cucinare insieme potranno essere di grande sollievo.

Ascolta lo sfogo, ma non criticare l’ex

Ovviamente, tutte le persone reduci da una rottura hanno bisogno di sfogarsi e ascoltare le loro parole e asciugare le loro lacrime è un dovere del buon amico. Dobbiamo però resistere alla tentazione di massacrare l’ex: anche se si è comportato male, è pur sempre stata la persona con la quale il nostro amico ha condiviso un tratto della propria vita e parlarne male potrebbe essere percepito, indirettamente, come una critica al nostro amico. Come accade per i genitori, solo i figli possono criticarli: se lo fa qualcuno di esterno, l’offesa è dietro l’angolo.

Meglio consolare invitando il nostro amico a esprimere tutte le proprie emozioni, analizzando la situazione e lentamente imparare a guardare al futuro.

Incoraggialo a trascorrere del tempo di qualità da solo

Quando due persone si lasciano, soprattutto se sono state insieme tanto tempo e nella relazione si è investito tanto, ricominciare una vita da soli può essere molto complesso e traumatico.

Incoraggiare il nostro amico a ricostruirsi una propria identità fatta di tempo di qualità da solo è molto importante. Questo non significa abbandonarlo e non prestare la propria spalla per i pianti e gli sfoghi, ma semplicemente vuol dire aiutarlo a capire che è una persona indipendente. Non siamo le metà di una mela, siamo persone complete: con calma e pazienza possiamo farcela a stare in piedi da soli.

Questo significa dover guardare in faccia il proprio la propria sofferenza: il dolore per essere superato bisogna attraversarlo, anche facendo i conti con i propri pensieri. Aiutare un amico in questo delicato passaggio sarà sicuramente apprezzato.

Parole di Carlotta Tosoni