Coliche renali: sintomi, alimentazione e cosa fare

Coliche renali: sintomi, alimentazione e cosa fare

Coliche renali, di cosa si tratta? Se ne sente spesso parlare soprattutto dai malcapitati che ne soffrono lamentando sintomi davvero difficili da ignorare, come dolori lancinanti e spasmi che tolgono il fiato. Cerchiamo di delinearne meglio i contorni, di saperne di più, scoprendo anche qual è l’alimentazione consigliata e cosa è meglio fare quando la colica sorprende.

Le cause

Le coliche renali sono eventualità decisamente dolorose causate nella maggior parte dei casi dalla presenza di calcoli all’interno dei reni. In particolare, le contrazioni e gli spasmi all’origine dei sintomi dolorosi sono provocati dalla presenza di calcoli, che complici le dimensioni importanti o la superficie irregolare, si fermano nel bacinetto renale o nell’uretere non riuscendo a essere espulsi attraverso le vie urinarie.

I sintomi

Il dolore, come già anticipato. Dolore che, come chi ne soffre lamenta, è paragonabile a quello che la donna prova durante il parto e si localizza nella parte bassa e laterale della schiena. Oltre ai dolori e agli spasmi muscolari, lancinanti e intermittenti, possono comparire anche nausea e vomito.

Cosa fare?

Individuati i sintomi, la diagnosi si conferma attraverso alcuni esami specifici, come la radiografia o l’ecografia, mirati a verificare la presenza e l’entità dei calcoli. Durante la colica non c’è molto da fare se non cercare di stare a riposo e di tenere sotto controllo i sintomi dolorosi a colpi di farmaci antispastici e antinfiammatori non steroidei.

L’alimentazione giusta

Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, c’è parecchio da fare. Più che per garantire sollievo quando la colica è in atto, per prevenirne la comparsa. La dieta, con alcuni accorgimenti, può rivelarsi un’alleata davvero preziosa contro le coliche renali.

Innanzitutto, il sale va ridotto drasticamente, evitando di superare i 4-5 grammi al giorno; da moderare quindi sia il sale aggiunto come condimento alle pietanze sia come sale addizionato agli alimenti pronti. Bere regolarmente è importante: almeno due litri di acqua a basso contenuto di sodio al giorno sono l’ideale. L’acqua naturale è da preferire rispetto a quella gassata. Latte, succhi di frutta e caffè sono da limitare. Via libera a frutta e verdura, scegliendo le varietà povere di ossalati, come carote, sedano, arance, limoni, cipolle, cavolfiore, carciofi e mele. Da consumare con attenzione anche le bevande alcoliche, ammessi solo pochi bicchieri di vino rosso e birra.

Parole di Camilla Buffoli