Colesterolo alto: un aiuto dal selenio

Secondo uno studio recente, aumentare le dosi giornaliere di selenio, attraverso l’alimentazione o gli integratori sarebbe in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo.

Colesterolo alto: un aiuto dal selenio

Il selenio contenuto in alcuni cibi farebbe abbassare il colesterolo alto in chi ne è predisposto. E’ quanto emerso da uno studio condotto dalla Jonhs Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Internal Medicine. Per verificare l’efficacia del selenio sulla ipercolesterolemia, gli studiosi hanno selezionato 500 volontari, tutti anziani in buona salute con livelli di colesterolo a partire dai 230. In modo casuale, i medici hanno somministrato loro quantità diverse di selenio (100, 200 o 300 mg al giorno) oppure dei placebo.

Al termine della sperimentazione, è emerso che i pazienti che avevano assunto 100 o 200 mg quotidiani di selenio avevano visto il livello del loro colesterolo “cattivo” o LDL ridursi del 10%, mentre coloro che ne avevano assunto 300 mg avevano anche, contemporaneamente, aumentato i valori di quello “buono” o HDL. Durante il periodo di prova, nessun volontario ha riscontrato effetti collaterali a seguito dell’assunzione di questo prezioso minerale.
 
Anche se saranno necessari ulteriori studi per confermare le virtù anti colesterolo di questa sostanza (la questione è un po’ controversa, perché altre ricerche non avevano riscontrato legami tra riduzione del colesterolo LDL e assunzione di dosi più elevate di selenio), integrare nella propria alimentazione cibi che ne sono ricchi potrebbe dare una mano.
 
A tal proposito, prima di rivolgervi direttamente agli integratori alimentari, provate semplicemente ad aumentare il consumo di cibi come i pesci, le frattaglie, la carne, i crostacei e i mitili, la frutta secca, i latticini. Il selenio è anche aggiunti in alcuni ortaggi, come le patate. Ricordiamo inoltre che tra le proprietà di questo minerale, vi è la capacità di legarsi a metalli nocivi, neutralizzandone la tossicità.

Parole di Paola Perria