Chirurgia estetica, è boom di ritocchi bis

I ritocchi estetici sono a volte fatti da mani poco esperte, così è scoppiato un boom di interventi bis, per correggere gli errori

Chirurgia estetica, è boom di ritocchi bis

La chirurgia estetica è una malattia dell’anima. È diventata una moda e la vanità ha raggiunto tali livelli da conquistare alcune persone in modo maniacale, tanto che non basta mai un solo intervento per correggere il difetto, perché in molte occasioni è necessario anche corregge l’intervento stesso. È boom di ‘ritocchi-bis‘. E’ in forte crescita il numero di chi è costretto a ricorrere a un secondo intervento di chirurgia estetica per porre rimedio ai danni di una precedente operazione. Tenete conto che questa percentuale è cresciuta del 20%.

Vi passo questa notizia, perché proprio qualche giorno fa abbiamo detto che negli Stati Uniti il lifting sta riscuotendo successo, tanto che il 94% delle persone lo rifarebbe ed è convinta di essere ringiovanita almeno di 12 anni.
 
“Molti pazienti ancora oggi si affidano a medici scarsamente qualificati, che spesso operano in ambulatori non idonei, esaminando superficialmente ogni caso clinico”, racconta Egidio Riggio, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, e microchirurgia presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
 
Il primo problema è la comunicazione tra paziente e chirurgo, spesso gli interessi commerciali sono più farti della etica professionale, questo fa sì che le persone siano affascinate da promozioni chirurgiche (sconti, 2 x 3, ecc) e non siano ben informate sui rischi.
 
Ovviamente i pentimenti sono anche celebri, abbiamo tante star che dopo i trattamenti hanno mostrato il viso inespressivo magari per colpa del botox o protesi troppo grandi, male impiantate. Insomma, con la salute non si scherza, perché anche se in alcuni casi sono poco invasivi si tratta sempre di intereventi, il più delle volte in anestesia totale.