Chirugia estetica: il futuro è il Day surgery

In Italia nel 2007, su 4,6 milioni di pazienti che hanno subito un intervento chirurgico, 1,6 milioni sono stati operati in Day surgery. Cifre largamente inferiori alla media europea e statunitense. La riduzione dei tempi di ricovero viene da alcuni vissuta come una minore attenzione nei confronti del paziente, anche se non è assolutamente così.

Chirugia estetica: il futuro è il Day surgery

Non tutti gli interventi prevedono ricovero e degenza, ovviamente parlo di quelli estetici. Oltre il 30% si fanno in Day surgery, ovvero in ambulatorio. Si entra la mattina e la sera si torna a casa. Tutto questo grazie alle nuove e sofisticate tecniche che hanno permesso di rendere ogni cosa meno invasiva e leggera. Questo sarà il tema del XV Congresso nazionale della Società italiana di chirurgia ambulatoriale e day surgery (Sicads), che si terrà a Milano settimana prossima. Ci sono però dei punti che vanno analizzati e definiti, come la possibilità di certificare le strutture in grado di offrire questo tipo di servizio: gli interventi mininvasivi infatti richiedono un alto grado di specializzazione.
Queste tecniche, il presidente della Sicads Giampiero Campanelli, sono ormai considerate affidabili, al punto da essere “largamente usate anche in ambito oncologico, come testimonia l’apertura dell’Ieo2 Day Center, nel quale si farà ampio ricorso a tecniche ambulatoriali o di Day surgery per il trattamento chirurgico delle malattie neoplastiche”.
 
In Italia nel 2007, su 4,6 milioni di pazienti che hanno subito un intervento chirurgico, 1,6 milioni sono stati operati in Day surgery. Cifre largamente inferiori alla media europea e statunitense. La riduzione dei tempi di ricovero viene da alcuni vissuta come una minore attenzione nei confronti del paziente, anche se non è assolutamente così. Ciò che conta è che la struttura sia qualificata e medici preparati e avere delle certificazioni può essere anche un modo per il paziente di scegliere con più facilità.