Di Angela Accettura | 22 Maggio 2018
Voi chiamereste mai vostra figlia Blu? Una coppia di milanesi ha pensato bene che quello potesse essere il nome migliore, il più originale per la propria bambina, così, un anno e mezzo fa, subito dopo la nascita della piccola, si è recata all’anagrafe e l’ha regolarmente registrata con il nome Blu. Ma oggi si vede recapitare a casa una richiesta di comparizione d’avanti ad un pm che chiede loro giustificazioni in merito a questo nome.
Un caso che fa discutere questo riportato dalle pagine de Il Giorno, in cui i genitori della piccola Blu hanno rilasciato il loro sfogo in seguito alla convocazione del pm a distanza di un anno e mezzo dalla nascita della loro bambina.
Il problema? Il nome Blu, che secondo l’articolo 35 del Dpr 396/2000 in base al quale «il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso», non va bene per la piccola.
Il magistrato chiede infatti ai genitori di rettificare l’atto di nascita, anteponendo a Blu, un nome femminile così come vuole la legge.
Dopo così tanto tempo, lamentano i genitori, «ci risulta difficile cambiare il nome alla nostra bambina, che ormai sa di chiamarsi Blu. Proveremo a convincere il pm che il nome all’estero è ormai stato sdoganato, nella speranza che possa esserlo anche qui.»
Un piccolo caso che si trasforma in un vero e proprio caso di cronaca vista ormai la tendenza dilagante in Italia di dare ai propri figli nomi originali si, discutibili anche, ma indubbiamente non rispettosi di un codice civile forse anche un pò datato.
Che sia il caso di aggiornare le nostre leggi oppure di tornare a scegliere i buoni vecchi Maria e Francesco come nomi per i nostri figli?
Parole di Angela Accettura