Chiacchierare stimola le facoltà mentali

Secondo uno studio condotto di recente guidato dal professor Oscar Ybarra dell'Università del Michigan e pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science, chiacchierare rafforza le facoltà mentali.

Chiacchierare stimola le facoltà mentali

Chiacchierare stimola le facoltà mentali. La notizia è musica per le nostre orecchie… E’ risaputo, infatti, che alle donne piace parlare più che agli uomini, ma c’è di più. Secondo una ricerca condotta dall’Università del Michigan e pubblicata sulla rivista “Social Psychological and Personality Science”, le conversazioni tra amiche e persino le discussioni accese aiutano a rafforzare le capacità mentali e a trovare una soluzione adeguata ai problemi, soprattutto quando ci si mette nei panni dell’interlocutore. L’importante è non parlare al cellulare poiché è pericoloso anche mentre si cammina.

Secondo alcune stime, le donne parlano 3 volte di più degli uomini, con una media di 20 mila parole al giorno, contro le 7 mila dei maschi. Il motivo sarebbe da cercare nel testosterone, l’ormone sessuale maschile, che inibisce le aree del cervello deputate al linguaggio. Non a caso il testosterone viene considerato un nemico delle capacità mnemoniche delle donne sottoposte a isterectomia, e di quelle in post-menopausa.
 
Il team dei ricercatori ha preso in esame un gruppo di studenti (192 ragazzi), ai quali è stato chiesto di intraprendere due tipi di conversazione: una amichevole e l’altra competitiva. Successivamente ai dialoghi, sono state esaminate con attenzione le funzioni esecutive degli alunni, vale a dire l’abilità di comprensione, la capacità di pianificare e organizzazione, la flessibilità, la scelta di un obiettivo, ecc,.
 
In questo modo, gli studiosi hanno notato come ad ogni modalità di conversazione, corrispondesse un effetto diverso sulle proprie capacità mentali. Il professor ha spiegato che:
 

Un’amplificazione delle proprie prestazioni si può verificare nel momento in cui l’interazione sociale induce a cercare di comprendere cosa c’è nella testa della persona con cui si sta parlando e di capire la sua prospettiva. Se infatti strutturiamo persino un’interazione competitiva in modo tale che ci si metta nella prospettiva del proprio interlocutore notiamo un’amplificazione delle funzioni esecutive.

Ecco, perché quando intratteniamo una conversazione amichevole le nostre abilità vengono amplificate, mentre quando instauriamo una conversazione di tipo competitiva si azzerano.

Parole di Tiziana