Chi è Kim Yo-jong, la sorella del dittatore nordcoreano Kim Jong-un

Intorno alla controversa figura del giovanissimo dittatore nordcoreano Kim Jong-un si concentrano gli occhi del mondo. Non tutti sanno che dietro alcuni aspetti della sua vita da leader c'è una donna, ora promossa in uno dei ruoli più importanti nella gerarchia del regime. È lei una delle principali artefici della campagna mediatica di Pyongyang.

Chi è Kim Yo-jong, la sorella del dittatore nordcoreano Kim Jong-un

Compare di rado, ma ha un ruolo di punta nel regime di Pyongyang: chi è davvero Kim Yo-jong, la sorella del dittatore nordcoreano Kim Jong-un? Scoprire la sua vita privata è impresa ardua, ma capire la centralità della sua figura di giovane donna di potere è la chiave per approfondire un aspetto del regime a molti sconosciuto, ma onnipresente. Scopriamo di più sul suo conto, su come, in uno dei Paesi più maschilisti della Terra, sia possibile un dominio tutto al femminile.

Kim Yo-jong: una donna ai vertici della propaganda di Pyongyang

Sembra quasi impossibile a credersi, per una società che risente ancora del retaggio del Confucianesimo (in cui vita privata e politica hanno matrice androcentrica) come quella nordcoreana, che una donna possa ambire a ruoli di primo piano, anche decisionali.
Non ultimo, per il carattere tirannico del regime di Kim Jong-un, non facile a piegarsi a scelte altrui. Ma c’è un’eccezione che conferma la regola, e il suo nome è Kim Yo-jong. Si tratta della sorella di Kim Jong-un, il dittatore che sta tenendo con il fiato sospeso il mondo intero.
Chi avrebbe mai immaginato che dietro la propaganda folle e minacciosa del regime ci fosse anche una donna? Ebbene sì, e sembra che nelle ultime ora il leader più discusso del pianeta le abbia conferito un nuovo incarico, dandole, di fatto, la chiave d’accesso al gotha del potere in Nord Corea.
Classe 1987, nata 3 anni dopo il suo fratello più famoso, Kim Yo-jong compie i suoi studi in Svizzera dal 1996 al 2000. La sua prima apparizione pubblica si registra nel 2011, nel corso delle celebrazioni funebri per la morte di suo padre, Kim Jong-Il.
Kim Jong-un e Kim Yo-jong hanno un rapporto particolarmente stretto: a legarli, sempre più profondamente, è la morte dei genitori, unita alla necessità impellente di salire al comando del Paese.

Nord Corea-Usa: alta tensione sullo sfondo del potere di Kim Yo-jong

Sullo sfondo delle crescenti tensioni tra Nord Corea e Usa si staglia la figura dominante di Kim Yo-jong, fortemente voluta dal fratello Kim III, e che, come vedremo, ha ormai carattere di indispensabilità per l’esistenza in vita del regime, almeno a livello mediatico.
Nel luglio 2015 la sorella minore del despota passa in testa al Dipartimento Propaganda e Agitazione, sostituendo il gerarca Kim Ki-nam, ormai anziano.
La strategia promozionale dei caratteri del regime di Pyongyang, sul fronte interno ed estero, cambia notevolmente. Kim Yo-jong veste il potere del fratello di un apparato mediatico di “controffensiva” estremamente agile e snello. Sua l’intuizione che, per rendere visivamente più efficace la minaccia nordcoreana, sia necessario adottare sistemi di replica agli Stati Uniti decisamente più celeri.
Kim Yo-jong interferisce, quindi, in modo nevralgico sul sistema di comunicazione del leader, dotandolo di un team di funzionari e addetti stampa accuratamente selezionati per vagliare ogni mossa dei media statunitensi, ed eventualmente produrre in modo tempestivo la risposta.
Regista occulta della sempre più crescente capacità comunicativa del fratello, Kim Yo-jong è diventata per lui elemento inalienabile nel controllo del popolo. Grossi investimenti vengono dirottati sulla diffusione seriale di stampe e francobolli con slogan del Maresciallo, nell’ottica di fidelizzare al sistema quante più persone possibile.

L’idea di rimodulare l’immagine di Kim Jong-un

L’idea di rimodulare l’immagine pubblica di Kim Jong-un (e conseguentemente rendere “digeribili” gli aspetti più indigesti della sua sfrontata politica) è frutto di un’altra intuizione di sua sorella. Lei, per prima, ha compreso che per rendere inattaccabile la rappresentazione del leader occorre anzitutto ridimensionarne la struttura e renderla “più umana”: da quando Kim Yo-jong gestisce le sorti mediatiche di Pyongyang, infatti, sono sempre più frequenti le apparizioni del dittatore tra la gente comune, in fabbriche, ospedali, scuole. Un “uomo del popolo” in cui il popolo possa riconoscere la propria identità e la propria sofferenza: così Yo-jong ridipinge il fratello Jong-un.

Kim Jong-un promuove Kim Yo-jong nel politburo

Membro supplente del politburo: con questa investitura il leader della Corea del Nord promuove sua sorella in uno dei ruoli più importanti nella gerarchia di regime. Si tratta di un nuovo incarico che la posiziona al centro dell’ente decisionale più autorevole, al posto della zia Kim Kyong Hee, figura cardinale del governo all’epoca del potere di Kim Jong-Il.
La promozione, annunciata l’8 ottobre nel corso di una seduta del Comitato Centrale del Partito del Lavoratori, mira a rafforzare l’ingerenza della sorella del dittatore negli affari politici del Paese, legittimandone, di fatto, anche il peso specifico su scala internazionale.

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Parole di Giovanna Tedde