Cefalea a grappolo: sintomi, cause, rimedi a alimentazione

La cefalea a grappolo è un disturbo raro ma estremamente invalidante perchè caratterizzato da un dolore molto intenso e attacchi ravvicinati che possono durare qualche giorno per poi manifestarsi ciclicamente. Le cause sono tuttora sconosciute, per questo non esiste una terapia che possa eliminare il problema definitivamente. Tuttavia, sarà necessario curare il proprio stile di vita e l'alimentazione per sortire un miglioramento.

Cefalea a grappolo: sintomi, cause, rimedi a alimentazione

Quali sono i sintomi, le cause, i rimedi e l’alimentazione della cefalea a grappolo? La cefalea a grappolo fa parte delle cefalee definite primarie, cioè che rappresentano le forme più comuni di mal di testa. Nonostante questo, però, quella definita a grappolo è una cefalea relativamente rara rispetto alle altre perchè presenta un’incidenza inferiore sia negli uomini che, soprattutto, nelle donne. Purtroppo, ancora oggi le cause di questo fastidioso problema non sono state individuate, ma esistono diverse ipotesi sul perchè alcuni ne soffrono.

Cos’è la cefalea a grappolo

La cefalea a grappolo non è la causa, diretta o indiretta, di altre patologie in corso nell’organismo: per questo motivo è detta primaria. Inoltre, è una delle forme più dolorose di mal di testa, tanto da essere stata ridefinita dalla comunità medica come “cefalea del suicidio”.
Ad esserne maggiormente colpiti sono i giovani adulti intorno ai 25 anni di età, ma non è raro che questa tipologia di mal di testa si presenti anche oltre i 50 anni e durante l’adolescenza. È invece piuttosto raro che colpisca i bambini, così come accade con la cefalea tensiva.
La cefalea a grappolo è un dolore che affligge principalmente la testa, ma può interessare anche l’occhio, determinate zone del volto e la cervicale. I grappoli non sono altro che le caratterizzazioni sintomatiche di origine neuro-vascolare, che si ripetono ciclicamente a intervalli regolari sempre più ravvicinati e con un’intensità maggiore.
La loro durata può variare da poche settimane a qualche mese, con periodi di remissione dei sintomi nei quali scompaiono completamente, ma solo in modo temporaneo. Tuttavia, coloro che soffrono della cefalea a grappolo affermano che il disturbo compare in media due volte l’anno. Per una miglior distinzione di forme, possiamo distinguere due tipologie di cefalea a grappolo:

  • Cefalea a grappolo acuta, in cui il dolore si presenta di forte intensità in alcuni periodi, divenendo solo un vago ricordo in altri. Se il tempo di remissione dei sintomi dura più di un mese, la cefalea a grappolo si definisce episodica, mentre è periodica quando non ha un andamento prevedibile.
  • Cefalea a grappolo cronica, viene definito quel disturbo che si manifesta per diversi mesi, o addirittura anni, nei quali la remissività dei sintomi dura meno di 30 giorni o è del tutto assente.

Possibili cause

Le cause che danno origine alla cefalea a grappolo non sono ancora note con certezza, ma numerose sono le ipotesi. Alcuni ritengono che il malfunzionamento dell’ipotalamo, cioè di una struttura del cervello che coinvolge numerose attività tra cui quelle endocrine, sia molto probabilmente all’origine del problema. Più specificatamente, potrebbe essere una compressione dell’ipotalamo la causa primaria della cefalea a grappolo.
Tra gli altri fattori che potrebbero essere connessi con l’insorgenza della cefalea a grappolo ci sono:

  • squilibrio del neurotrasmettitore serotonina
  • traumi
  • aumento di ormoni come melatonina e cortisolo
  • presenza del meningioma, una massa tumorale

Fattori di rischio

I fattori di rischio che predispongono un soggetto a risentire della presenza della cefalea a grappolo sono molteplici e, se presenti, possono essere l’indizio di un’elevata probabilità di soffrire di questa patologia. Pertanto, la loro conoscenza è essenziale per modificare quelle abitudini quotidiane e riuscire così a prevenire il problema. Tra i principali fattori si possono ricordare:

  • sesso maschile
  • familiarità
  • fumo
  • consumo di alcool
  • fuso orario e cambiamento di abitudini
  • cambiamenti di temperatura e di luminosità
  • assunzione di farmaci contro la cardiopatia ischemica

Sintomi più frequenti

La cefalea a grappolo è contraddistinta da una grave sensazione di dolorabilità, di tipo trafittivo e tendente a colpire un solo lato della testa, che può presentarsi da svegli o mentre si dorme. Gli episodi iniziano improvvisamente e senza preavviso, dopo di che si mantengono costanti per poi scomparire.
Ogni singolo attacco può durare in genere dai 15 minuti alle 3 ore massimo, anche se raramente riesce a raggiunge tale durata temporale. Inoltre, può ripetersi varie volte durante la stessa giornata con una sintomatologia simile a quella della cefalea con aura. Tra i sintomi che possono comparire, si distinguono:

  • copiosa lacrimazione
  • arrossamento e gonfiore dell’occhio colpito
  • naso chiuso o che cola, solo dalla narice dal lato colpito
  • pallore o sudorazione in viso
  • fotofobia
  • fonofobia
  • arrossamento del volto
  • nausea e vomito
  • diminuzione del diametro della pupilla
  • edema palpebrale

Cure e trattamenti

Non esiste una cura per la cefalea a grappolo che possa eliminare definitivamente il problema. Lo scopo della terapia prescritta dal medico è quello di cercare di diminuire la gravità dei sintomi e la durata dei grappoli di mal di testa. Tuttavia, il dolore provocato dalla cefalea a grappolo si può manifestare in modo fulmineo e scomparire in brevissimo tempo, quindi gli analgesici da banco come l’aspirina o l’ibuprofene non sortiscono alcun effetto. Invece, il trattamento migliore per questo problema può essere basato su:

Farmaci

Per la prevenzione di futuri attacchi, solitamente si tratta la cefalea a grappolo con diversi farmaci, più o meno efficaci, come:

  • cortisonici
  • litio carbonato
  • antiepilettici

Triptani

I farmaci d’elezione nel trattamento del mal di testa a grappoli sono i triptani, delle sostanze che non eliminano la patologia definitivamente ma curano il singolo episodio. In alcuni pazienti i sintomi possono venir alleviati dall’uso dello spray nasale, ma nella maggior parte delle persone l’iniezione si rivela più efficace. In genere in questi casi il paziente manifesta un certo sollievo entro 5-10 minuti dall’iniezione.

Ossigeno

Un altro metodo per contrastare la cefalea a grappolo è l’inalazione di ossigeno puro per 15 minuti attraverso una maschera apposita, la cui efficacia è più rilevante se l’episodio è appena cominciato o sta per comparire. Lo svantaggio principale dell’ossigeno è il fatto che è necessario portare la bombola dell’ossigeno ovunque si vada e questo rende la terapia scomoda e a volte impossibile da seguire. Inoltre, a volte l’ossigeno non è in grado di impedire l’attacco, e si limita a rinviarlo: il mal di testa, quindi, potrebbe ripresentarsi.

Intervento chirurgico

Sottoporsi all’intervento chirurgico è opportuno solo occasionalmente, cioè esclusivamente nel caso di una cefalea a grappolo cronica che non ha ottenuto alcun riscontro dalle terapie farmacologiche o per quei pazienti sensibili ai loro principi attivi.
Le tecniche chirurgiche per eliminare il mal di testa sono, tuttavia, ancora sperimentali poichè operano su zone molto delicate del cervello, come l’ipotalamo, il sistema nervoso autonomo parasimpatico e il nervo grande occipitale, che potrebbero soffrire di danni irreversibili. Pertanto, il trattamento chirurgico della cefalea a grappolo è una scelta da fare solo dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro.

Rimedi alternativi

La cefalea a grappolo può essere molto dolorosa, per questo motivo può essere consigliato affidarsi ad alcuni rimedi naturali più o meno complementari alle cure con i farmaci. Gli efficaci rimedi contro la cefalea comune, non bastano, infatti diversi studi svolti su alcuni pazienti hanno rilevato che meno del 10% ha tratto benefici. Tuttavia, ecco i principali rimedi alternativi:

Integratori alimentari

Per diminuire il dolore provocato dalla cefalea a grappolo possono essere utilizzati gli integratori alimentari a base di melatonina, per innalzare i livelli di questa sostanza nei soggetti affetti dalla malattia.

Agopuntura

La cefalea a grappolo può essere trattata anche con l’agopuntura, per limitare la sintomatologia e la sua durata. Il trattamento prevede inizialmente 2 sedute a settimana per poi ridursi a una sola volta, fino alla completa guarigione del disturbo.

Terapia dell’acqua

La terapia dell’acqua contro la cefalea a grappolo consiste semplicemente nel bere un bicchiere d’acqua ogni ora, durante tutta la giornata, dal momento in cui si manifesta un episodio di dolore alla testa. Questo trattamento non è attulmente scientificamente dimostrato, ma in alcuni casi ha offerto una vera e propria guarigione dalla malattia. Alcuni dati però confermano la scomparsa di sintomi notturni.

Cefalea a grappolo e alimentazione

I cibi ricchi di alcune molecole sarebbero in grado di scatenare delle crisi emicraniche. Per questo chi soffre di cefalea a grappolo è importante curare la propria alimentazione. Viene quindi consigliato di:

  • prediligere la preparazione dei pasti in casa, in modo da evitare gli alimenti ricchi di conservanti e glutammato monosodico
  • apportare al proprio organismo grandi quantità di fibre
  • assumere il giusto quantitativo di calcio e magnesio o integrarli
  • bere molta acqua
  • mangiare tre volte la settimana il pesce ricco di omega-3
  • evitare le carni lavorate industrialmente
  • limitare quanto più possibile tutte le bevande alcoliche