Di Redazione | 15 Maggio 2018
Si riaccendono i riflettori sul caso Roberta Ragusa, la donna scomparsa tra il 13 e 14 gennaio 2012 a San Giuliano Terme. Il marito, Antonio Logli, è stato condannato in appello per l’omicidio e la distruzione del cadavere della donna. L’uomo, era già stato condannato in primo grado nel dicembre 2016, si è sempre dichiarato innocente sostenendo che la donna avrebbe lasciato la casa e la famiglia di sua spontanea volontà
[npleggi id=”https://www.pourfemme.it/articolo/omicidio-roberta-ragusa-marito-condannato-a-20-anni-ma-niente-carcere/63135/” testo=”Omicidio Roberta Ragusa: marito condannato a 20 anni, ma niente carcere”]
La vicenda
Secondo quanto ricostruito durante le indagini, la donna sarebbe scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio. Roberta Ragusa, infatti, avrebbe scoperto il marito al telefono con l’amante e, a causa di questo, scoppiò un furioso litigio che si concluse con l’omicidio e la distruzione del cadavere di lei.
La Ragusa, già in precedenza, avrebbe manifestato alle amiche di volersi separare dal marito che aveva intrapreso una relazione con Sara Calzolaio, babysitter che lavorava per la famiglia.
Parole di Redazione