Caso Desirée Mariottini: fermato un pusher italiano

Si tratta di un romano noto ai frequentatori dello stabile abbandonato di via Dei Lucani dove la 16enne ha trovato la morte. Forse è stato lui a cedere la dose letale alla ragazza.

Caso Desirée Mariottini: fermato un pusher italiano

Foto: Ansa

C’è un altro fermo, il quinto, in merito all’inchiesta sulla morte di Desirée Mariottini, 16enne uccisa a Roma poche settimane fa. L’uomo, arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e psicofarmaci, potrebbe aver ceduto alla minorenne la dose risultata poi letale.

Arrestato un romano di 36 anni

Ha 36 anni l’italiano arrestato poche ore fa nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne stuprata e uccisa nello stabile abbandonato di via Dei Lucani, a Roma. Sarebbe un volto noto ai frequentatori di quel limbo di illegalità nel cuore del quartiere di San Lorenzo.

L’uomo, originario della Capitale, è stato fermato per spaccio di stupefacenti e sostanze psicotrope. Alcuni clienti abituali del pusher sarebbero minorenni.

L’ipotesi degli inquirenti è che anche la 16enne morta poche settimane fa sia entrata nel giro d’affari del 36enne, che potrebbe averle fornito la dose rivelatasi fatale.

Cocaina, eroina e psicofarmaci con effetto psicotropo contenenti quetiapina tra le sostanze cedute dall’uomo a diverse persone che avrebbero gravitato abitualmente intorno a quello stabile dell’orrore.
Poco dopo il ritrovamento del corpo senza vita di sua figlia, la madre di Desirée aveva parlato di una ragazza molto cambiata ma “non drogata.

Dalle emergenze investigative apparirebbe tutt’altra versione, mentre le indagini proseguono senza sosta al fine di cristallizzare l’esatta posizione dei quattro immigrati irregolari già fermati nei giorni immediatamente successivi alla morte della giovane.

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Parole di Giovanna Tedde