Carnevale Veneziano: i costumi tipici della tradizione

Il Carnevale Veneziano è uno dei più famosi e attesi al mondo. Ogni anno, Venezia si tinge di colori e allegria. Maschere e vestiti tipici del Carnevale di Venezia hanno sulle spalle una tradizione molto lunga. Simbolo di libertà, dalla Bauta alla Moretta, sono tanti i costumi che hanno fatto storia.

Carnevale Veneziano: i costumi tipici della tradizione

Foto di Luneva Nadya/Shutterstock.com

Il Carnevale Veneziano è, forse, quello più famoso d’Italia. Festa molto attesa, in questo periodo dell’anno, Venezia si tinge di colori, suoni, luci e moltissimi costumi ricchi di storia e tradizione. Alcuni vestiti tipici del Carnevale di Venezia provengono dalla Commedia dell’Arte, ma non mancano le maschere facciali che hanno origini antiche. I vestiti del Carnevale Veneziano erano il simbolo della trasgressione e della libertà, quando si poteva nascondere la propria identità e il ceto sociale di appartenenza non aveva importanza.

Scopriamo di più sul Carnevale Veneziano e sui costumi tipici della tradizione.

La storia del Carnevale Veneziano

Il Carnevale di Venezia è uno dei più famosi del mondo, grazie alla sua storia e alle maschere che lo contraddistinguono. A Venezia, durante il Carnevale, si salutava con un “Buongiorno, Siora Maschera”, perché si aveva l’enorme possibilità di poter nascondere – una volta l’anno – la propria identità e, di conseguenza, sia il proprio sesso che soprattutto la classe sociale di appartenenza: tutti erano uguali.

Venezia era, quindi, un posto unico al mondo, dove si era liberi di essere chi si voleva. Le maschere venivano utilizzate anche il giorno di Santo Stefano e durante altre importanti manifestazioni e banchetti.
Le origini del Carnevale Veneziano sono antiche: la prima documentazione risale al 1094 ed è del Doge Vitale Falier, ma divenne editto nel 1296. L’istituzione di questi festeggiamenti si attribuisce alla necessità della Serenissima di donare alla popolazione dei momenti di svago e divertimento, in modo tale da dare una valvola di sfogo dati i malumori nella Repubblica di Venezia.

Naturalmente, ben presto, si posero dei problemi di ordine pubblico e sicurezza che, poco per volta, portarono a restrizioni e, infine, alla fine dei festeggiamenti per diversi secoli. Oggi come allora, oltre agli eventi pubblici, si organizzano feste e balli in maschera privati presso i palazzi veneziani, per rivivere l’atmosfera di un tempo.

I costumi del Carnevale Veneziano

Le maschere e i costumi del Carnevale Veneziano tipici della tradizione sono diversi e tutti estremamente affascinanti.

La Larva

La Larva – deriva dal latino e vuol dire “fantasma” o “maschera” – è una delle maschere più conosciute, in quanto molto semplice. Non si sa quando sia nata, ma ha acquistato fama dal diciottesimo secolo in poi. Si tratta di una semplice maschera per nascondere il viso, ma con la quale si può mangiare e bere. È una maschera, quindi, che permette l’anonimato.

La Bauta

La Bauta è uno dei costumi veneziani del ‘700. Spesso abbinata alla Larva, la Bauta è composta da un mantello – solitamente, di colore scuro e chiamato “tabarro” – e da un tricorno nero da piazzare sul capo sopra il tabarro. Questo costume può essere indossato sia dalle donne che dagli uomini e veniva indossato anche in altre occasioni, oltre che durante il Carnevale.

La Moretta

Di origine francese, la Moretta era, forse, il costume preferito dalle donne a Venezia: era composto da una maschera ovale – solitamente, in velluto scuro – da abbinare a un cappellino, indumenti eleganti e velature molto raffinate. La particolarità di questo costume era che si trattava di un travestimento muto: la maschera veniva indossata tenendo in bocca un bottoncino, da stringere con i denti per non farla cadere svelando la propria identità.

La Gnaga

La Gnaga era usata dagli uomini per vestirsi da donna. Il costume prevedeva l’utilizzo di abiti femminili e di una maschera da gatta. Solitamente, a questo travestimento si aggiungeva una cesta al braccio che conteneva un gattino. Chi decideva di vestirsi così si atteggiava a donna popolana – inclusi vari striduli e miagolii – oppure da balia, con al seguito degli uomini vestiti da bambini.

Rosaura

Infine, Rosaura era la figlia di Pantalone, uno dei personaggi della Commedia perfetto per il Carnevale di Venezia: Pantalone era un vecchio che si innamorava di donne che lo prendevano giro e che veniva rappresentato con un abito rosso e con un mantello marrone o nero. Rosaura, sua figlia, era una donzella che amava chiacchierare con la cameriera Colombina. Tra i personaggi del Carnevale Veneziano, veniva rappresentata con un ventaglio rosa e un abito blu ricco di nastri.

Il Carnevale Veneziano

Oggi, il Carnevale di Venezia è un evento turistico che attira migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, per prendere parte a numerosi eventi e appuntamenti. Generalmente, l’inizio dei festeggiamenti coincide con il sabato antecedente al Giovedì Grasso per, poi, finire con il Martedì Grasso per un totale di undici giorni. Il Carnevale Veneziano ha un ricco programma, di cui fa parte il Concorso per la Miglior Maschera del Carnevale.

Parole di Giulia Selvi