Di Elena Pavin | 24 Dicembre 2020

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Il brunch non è una tradizione all’italiana, ma negli ultimi anni questo ibrido tra colazione e pranzo, che alterna portate dolci e salate, da consumare bevendo caffè o spumante, piace sempre di più. Un’occasione perfetta per consumare il brunch sono proprio le festività. Natale è il giorno ideale per svegliarsi tardi e, solo dopo aver scartato i regali, portare tutto in tavola: dal croissant al prosciutto, senza dimenticare cocktail e succo d’arancia, per mangiare, ridere e scherzare con le persone care.
Se per questo Natale volete provare un menù differente, ecco cosa non può proprio mancare al perfetto brunch natalizio.
Le uova
Ogni brunch che si rispetti deve avere al centro le uova, non si discute. Le varianti sono centinaia, possono davvero essere consumate come si preferisce: dal tradizionale occhio di bue, magari accompagnato da un contorno di spinaci al formaggio, all’uovo alla coque con crostini di pane al rosmarino. Un classico è l’uovo in camicia con salsa olandese.

Se non siamo amanti del tuorlo ancora morbido, potremmo optare per un’ottima omelette con verdure, o delle meno impegnative uova strapazzate con cui farcire un toast.
L’insalata
Un’insalata fresca e colorata è un ottimo modo per alternare le altre portate (decisamente più pesanti). Ovviamente una perfetta insalata deve contenere foglie verdi (o del radicchio rosso, se piace il gusto amaro) e qualche verdura, meglio se di stagione come barbabietola e zucca. Nessuno però ci vieta di utilizzare anche della frutta: provate ad unire anche una pera con pezzetti di formaggio erborato, o un caco mela con delle scaglie di grana.

Le patate
Anche in questo caso, parliamo di un ingrediente irrinunciabile in qualsiasi brunch, le cui varianti sono infinite: le patate.
Il più classico dei modi è certo quello di servirle fritte o cuocerle al forno, ma una variante inaspettata potrebbe essere quella di condire le nostre patate con paprika e cannella, per conferire un sapore più natalizio ed esotico. Anche le patate dolci sono un’alternativa perfetta per quel mix di dolce e salato tipico del brunch.

Per preparazioni un po’ più impegnative, si potrebbero preparare dei rosti, una preparazione tipica svizzera che prevede che le patate siano grattugiate e poi saltate in padella come fossero frittelle, oppure una casserole, composta di rottili fette di patate alternate ad altre verdure e formaggio.
I piatti principali
In realtà, il brunch non prevede che ci siano delle vere e proprie portate principali, ma una serie di pietanze tra le quali navigare liberamente. La grande tradizione familiare prevede che vengano serviti in tavola vassoi e scodelle e che ognuno si serva da solo.
Al centro della tavola quindi possiamo (anzi, dobbiamo) trovare sottili strisce di bacon croccante, qualche fetta di prosciutto al miele o alle erbe, del pollame arrosto e salsicce. Se preferite il pesce, invece, il salmone affumicato è uno dei capisaldi del brunch, dove possono essere consumate anche capesante o alici marinate.

Via libera ad assaggi di formaggi accompagnati da marmellate e mostarde, così come a paté o foie gras.
Il tutto può essere accompagnato a contorni di verdure arrostite, al forno o fritte, se non avete paura di esagerare. Una bella torta salata può essere un modo per consumare anche qualche verdura extra. Si possono servire anche legumi in umido, tradizionalmente preparati con il pomodoro per la colazione anglosassone, che saranno sicuramente apprezzati nel caso in cui qualcuno dei commensali fosse vegetariano o vegano.
La pasticceria e il pane
Oltre alla piccola pasticceria (che per Natale può prevedere pan di zenzero e biscottini con il marzapane) e alle torte più classiche, come le crostate e i ciambelloni, sulla tavola del brunch non devono mancare pancakes e waffles con tanto sciroppo d’acero, qualche scones inglese con gocce di cioccolato o farcito con burro e marmellata, della granola da mangiare con lo yogurt.

Attenzione però a non farvi trarre in inganno dalla concezione italiana di pasticceria: per il brunch non va consumata dopo il pasto, ma ne fa parte. Nello stesso piatto (e nello stesso boccone) potremo trovare una fetta di salmone affumicato e dei pancakes. Uno scone e una salsiccia arrostita, una fetta di torta di noci pecan e una di bacon croccante. Insomma, ci siamo capiti.
Per i lievitati salati, il pane in cassetta è un must have, in tutte le sue varianti: con farina bianca o integrale, con semi o uvetta. Dei paninetti al latte saranno perfetti per accompagnare sia il dolce delle marmellate che il salato del salmone. I bagles sono tipici, ma anche una focaccia si adatterà perfettamente.

La frutta
Il piatto del brunch non può dirsi concluso senza della frutta: una semplice macedonia di accompagnamento, oppure qualcosa di più stravagante come dell’ananas arrostito.

Le bevande
Anche per il beverage, non c’è regola che tenga: si può bere ciò che si desidera. Qualcuno predilige una bella tazza di caffè americano o un cappuccino, come farebbe a colazione, mentre altri preferiscono iniziare dal brindisi con delle bollicine e concludere con l’espresso. Tra gli estremi sono concessi succhi di frutta, estratti, frullati, acque aromatizzate, vino, birra e cocktails.
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Parole di Elena Pavin