Brindisi, per 13 anni con un feto morto nel grembo: 53enne salvata dai medici

Si tratterebbe del feto gemello dell'ultimo figlio della donna, nato nel 2005. Il caso, seppur singolare, non è un unicum: si tratta di un fenomeno noto come 'lithopedion'.

Brindisi, per 13 anni con un feto morto nel grembo: 53enne salvata dai medici

Foto: Pixabay

Una singolare vicenda arriva dalla provincia di Brindisi, dove una donna di 53 anni è stata salvata dai medici in seguito a una scoperta sconcertante. Dopo aver lamentato dolori lancinanti all’addome, si è recata in ospedale: nel suo grembo, da 13 anni, un feto morto.

Feto morto da 13 anni nel grembo

La storia è stata riportata dal sito Lo Strillone, e rimanda a un caso davvero particolare. Una donna di 53 anni, originaria di Francavilla Fontana, è stata salvata dai medici con un intervento d’urgenza.

L’operazione è servita a estrarre il feto morto che, da 13 anni, portava nel suo grembo. Si tratta del gemello del suo ultimogenito, nato nel 2005.

All’epoca, secondo quanto emerso, durante il parto nessuno si sarebbe accorto della sua presenza. Questo errore si sarebbe verificato in un nosocomio veneto, su cui non è stata data alcuna precisa indicazione.

Dolori lancinanti da tempo

Dopo aver dato alla luce il quarto figlio, per la 53enne la situazione sarebbe diventata sempre più insostenibile. Dolori fortissimi, sanguinamenti anomali e, da ultimo, uno svenimento che l’ha vista finire in ospedale, lo scorso gennaio.

Dopo una prima trasfusione, gli accertamenti clinici avrebbero evidenziato una sconvolgente verità: nel suo grembo, calcificato, c’era un feto mai nato.

Un interrogativo intorno a questa vicenda sorge spontaneo: come è possibile che nessuno si sia mai accorto di quel feto di 8 centimetri per ben 13 anni?

Quel che è chiaro è che la condizione clinica della paziente non è un unicum: si tratta del cosiddetto lithopedion, un raro fenomeno per cui il feto muore precocemente durante una gravidanza extrauterina addominale.

In tale caso possono verificarsi due situazioni: se lo stadio di crescita del feto non è avanzato avviene il riassorbimento completo; quest’ultimo è, invece, impossibile in presenza di uno scheletro già formato.

Parole di Giovanna Tedde