Bimbo ucciso a Napoli, il compagno della madre confessa: 'Avevano rotto il lettino appena acquistato'

'Era un letto nuovo, con la mia compagna lo avevamo appena comprato facendo tanti sacrifici', ha aggiunto Tony Essoubti Badre

Bimbo ucciso a Napoli, il compagno della madre confessa: ‘Avevano rotto il lettino appena acquistato’

Foto: Ansa

L’assassino del piccolo Giuseppe, 7 anni, ha ora un volto e un nome: è Tony Essoubti Badre, il compagno della madre. L’uomo, dopo una lunga notte di interrogatorio, non ha retto alla pressione e ha confessato di essere stato lui a uccidere il bambino nella loro abitazione di Cardito, in provincia di Napoli, picchiandolo a mani nude, con calci e pugni. Non ha risparmiato nemmeno la sorellina Noemi di 8 anni, che attualmente si trova ricoverata in gravi condizioni al Santobono di Napoli. Ha ammesso agli inquirenti di averlo fatto dopo essersi accorto che i due bambini avevano rotto il lettino appena acquistato. 

‘Ho perso la testa quando ho visto che i bambini lo avevano rotto. Era un letto nuovo, con la mia compagna lo avevamo appena comprato facendo tanti sacrifici e loro, a furia di saltarci sopra, lo hanno spaccato. Non ho capito più niente’, ha dichiarato agli investigatori, Tony Essoubti Badre.

La versione precedente alla confessione

Inizialmente l’uomo aveva negato ogni responsabilità. Aveva spiegato che i bambini si erano ridotti in quelle condizioni perché erano caduti dalle scale. Tuttavia tale versione non ha convinto sin da subito gli inquirenti.

Peraltro la sorellina, non appena è stata soccorsa, ha raccontato: ‘È stato Tony, l’amico di mamma, a picchiarci, anche con il manico della scopa’.

Durante la confessione però, Essoubti Badre ha negato di aver usato la scopa per colpire i due bambini. Ha spiegato di aver rotto il manico nella prima fase dell’attacco d’ira, prima di colpire a mani nude le due piccole vittime.

Al momento l’uomo, già noto per problemi di alcol, si trova nel carcere di Poggioreale e dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio volontario aggravato.