Di Giovanna Tedde | 10 Gennaio 2019
L’autopsia sul corpo di Camilla Compagnucci, la bimba di 9 anni morta sugli sci in Val di Susa, ha svelato la causa del decesso. A eseguire gli accertamenti è stato il medico legale Paola Rapetti, che ha cristallizzato la prima verità sull’incidente del 2 gennaio scorso.
L’esito dell’autopsia
Camilla Compagnucci è morta lo scorso 2 gennaio sulla pista numero 27 (una rossa), a Sauze d’Oulx, in Val di Susa.
I dubbi sulla causa del decesso si erano addensati intorno a due possibilità: che questo fosse causato dalla caduta (con una rovinosa discesa di circa 50 metri) oppure dall’impatto con una barriera frangivento.
Il medico legale Paola Rapetti, incaricato di eseguire l’autopsia, ha accertato che la morte è stata causata da un “trauma cervicale da urto contro una barriera”.
LEGGI ANCHE: Camilla, l’ultima telefonata alla nonna prima della fine
La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, e risultano indagate 4 persone tra dirigenti e tecnici della società di gestione dell’impianto, la Sestrieres Spa.
Sotto sequestro tre piste, e riflettori accesi anche su un altro caso: a circa 200 metri dal luogo dell’incidente costato la vita a Camilla Compagnucci, infatti, nel gennaio 2017 morì Guovanni Bonavenura, 31enne deceduto in circostanze simili.
LEGGI ANCHE: La disperazione del papà di Camilla Compagnucci
Parole di Giovanna Tedde