Bimba di 9 anni morta sugli sci, la disperazione del papà di Camilla

La bimba, in vacanza in Val di Susa, ha perso il controllo degli sci lungo una pista rossa, la numero 27, nota come 'Imbuto'. Si tratta di un percorso di media difficoltà, adatto a sciatori con una discreta esperienza.

Bimba di 9 anni morta sugli sci, la disperazione del papà di Camilla

Foto: Pixabay

Camilla aveva 9 anni, ed è morta sugli sci nel drammatico schianto contro una barriera frangivento in Val di Susa. Il papà l’aveva accompagnata sulle nevi del Sestriere per una gita con i compagni di scuola, e non sa darsi pace per la tragedia che ha distrutto la sua famiglia.

Il dramma di Camilla, morta sulla neve

Francesco Compagnucci, padre della piccola Camilla, non riesce a darsi pace. La bambina è morta in un terribile incidente sulle nevi di Sauze d’Oulx (Torino), in alta Val di Susa, il 2 gennaio scorso.

Inutile la corsa verso il Santa Margherita del capoluogo piemontese. Il tentativo di strappare Camilla alla morte si è rivelato vano.

Se solo non ci fossero state quelle barriere frangivento la mia piccola sarebbe forse ancora viva”. È con queste parole che il padre ricalca la sua straziante lettura della tragedia.
Aveva accompagnato la figlia in gita con i compagni di classe e i rispettivi papà, mentre la mamma era rimasta a Roma ad aspettare il loro rientro.

Fatale lo schianto contro la barriera

Stando alla ricostruzione, la bambina avrebbe perso il controllo degli sci, rotolando per circa 50 metri sino al fatale schianto contro una barriera frangivento in legno. Avrebbe colpito lo spigolo, senza scampo.

Il papà era dietro di lei, e avrebbe assistito impotente alla tragedia. La piccola apriva la cordata, in discesa sulla pista numero 27 di quell’impianto del comprensorio della Via Lattea.

In gergo tecnico si definisce ‘rossa’, in quanto percorso di media difficoltà che sta a metà strada fra le piste verdi (adatte ai principianti) e quelle di colore nero (a indicare i percorsi per sciatori esperti).

Camilla è caduta su un tratto noto come ‘Imbuto’, per via di un restringimento con passaggio obbligato tra le rocce.

Quattro indagati

La Procura di Torino ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati. Stando alle informazioni trapelate in merito, si tratterebbe di dirigenti, ex dirigenti e tecnici della Sestrieres Spa, società di gestione degli impianti.

Non si esclude l’ipotesi che il fascicolo possa essere unificato a quello già aperto sul decesso di un’altra persona, avvenuto il 30 gennaio 2017 in una pista vicina alla numero 27. La vittima di allora fu uno sciatore di 31 anni, Giovanni Bonaventura.

Parole di Giovanna Tedde