Di Giovanna Tedde | 15 Febbraio 2019
Rapita mentre il padre era in camera da letto, stuprata e uccisa: per Alesha MacPhail, morta a 6 anni, non c’è stato scampo. Il genitore ha sostenuto di non essersi accorto di nulla e ha fornito un’agghiacciante risposta agli inquirenti.
Stuprata e uccisa a 6 anni
Alesha MacPhail aveva solo 6 anni quando fu rapita, stuprata e uccisa. Il padre ha detto di non essersi accorto del sequestro perché guardava un porno in camera da letto.
Poche settimane fa si è aperto il processo per la morte della bambina, in Scozia. Sul banco degli imputati un 16enne, che continua a rigettare ogni addebito.
Il papà della minore ha raccontato ai giudici di aver messo a letto la figlia e di essersi ritirato in camera con la compagna, con cui avrebbe visto il film a luci rosse che lo avrebbe ‘distratto’.
La mattina seguente la scoperta: Alesha non era nel suo lettino. La scomparsa risale al luglio 2018, e la piccola è stata trovata senza vita pochi giorni dopo la denuncia del genitore.
Al momento non è stato ancora chiarito se il 16enne abbia portato a termine il rapimento dopo aver fatto irruzione all’interno dell’appartamento o se, invece, abbia intercettato la vittima fuori attirandola con qualche scusa.
Parole di Giovanna Tedde