Di Beatrice Elerdini | 22 Febbraio 2019
Dagli Stati Uniti arriva una storia agghiacciante di violenza su una minore e di una madre che non ha fatto nulla per difendere sua figlia, anzi ha negato ciò che conosceva. Ha 33 anni l’aguzzino e quando ha abusato della piccola, nel gennaio del 2018, era il suo baby sitter. A raccontarlo è stata la vittima stessa. La madre invece, davanti alla corte, ha negato tutto: ha sostenuto che sua figlia si fosse inventata ogni cosa.
‘Mi ha detto di togliermi i vestiti e di sdraiarmi sul letto’, ha spiegato la piccola. Totalmente contrastante la versione della madre che davanti ai giurati ha dichiarato: ‘Non credo che Bryant sarebbe capace di fare qualcosa fisicamente a qualsiasi bambino’.
Oltre a difendere l’uomo, la donna ha rivelato alla corte anche l’amore che prova per lui: ‘Solo perché non eravamo propriamente una coppia non significa che non l’amassi. Non significava che non volessi il meglio per lui e per la sua vita’.
La mamma, la cui identità non può essere rivelata per questioni legali, ha poi raccontato di aver conosciuto Bryant su Facebook nell’ottobre 2016. All’epoca era già stato accusato di violenza sessuale su minori. Durante il processo dello scorso ottobre, Bryant è stato condannato per violenza sessuale aggravata su minore, ma assolto per altri 6 capi d’accusa sempre a sfondo sessuale.
LEGGI ANCHE: Texas, morta bambina di 2 anni: violentata, picchiata e uccisa dalla madre e dal compagno
Parole di Beatrice Elerdini