Bergamo, 15enne disabile deriso per strada: il post della madre su Facebook diventa virale

Una storia di ordinario bullismo che lascia l'amaro in bocca e apre a una profonda riflessione sulle nuove generazioni. Nella progressiva perdita di rispetto per la vita e la sensibilità altrui la deriva degli adolescenti.

Bergamo, 15enne disabile deriso per strada: il post della madre su Facebook diventa virale

Viene da Bergamo la triste storia di un 15enne disabile deriso per strada e della madre che, su Facebook, non trattiene la rabbia e invita a riflette su quanto stia cambiando nelle generazioni di oggi. Un episodio, purtroppo, non definibile come unicum nel frastagliato universo del bullismo, con tutta la sofferenza che si insinua tra le pieghe delle sue peggiori declinazioni.

Deridono il figlio disabile per strada: post della madre su Facebook

Non ce l’ha fatta a tenersi dentro tutto quel dolore, la giovane mamma di Bergamo che ha scelto di diffondere su Facebook la cronaca di quanto subito dal figlio.
Il ragazzo, 15enne, dalla nascita è affetto da tetraplegia e costretto a una vita di dure prove, nella totale dipendenza dalle cure quotidiane della sua mamma.
Mentre i due camminavano per strada, in pieno centro città, la donna si è accorta che due adolescenti, probabilmente coetanee del figlio (o forse di uno o due anni più grandi), lo stavano deridendo senza scrupoli.
Intente a imitarne l’andatura, non si sono fatte problemi a ridere di gusto. Troppo grande quell’affronto, per non generare un moto di forte stizza nella madre che, però, si è risolto nel pronto intervento del 15enne.
Il ragazzo, pur nella non facile gestione psicologica di quegli scherni, ha suggerito alla madre un comportamento preciso: “Le persone ignoranti vanno ignorate, io faccio così”, le ha detto.
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La donna si è sfogata sui social, con quel post diventato virale nel volgere di poche ore. “Che società stiamo creando?”, scrive, invitando alla profonda riflessione sulla caducità della salute e su come, in futuro, chi ride potrebbe trovarsi nella stessa situazione della persona offesa.
“Un giorno saremo vecchi e la maggior parte di noi saranno persone diversamente abili se non facciamo qualcosa adesso la maggior parte di noi si troverà nella stessa spiacevole situazione in cui ci siamo trovati io e mio figlio oggi”.

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Parole di Giovanna Tedde